Il Comune di Carmagnola ha affidato uno studio per valutare un possibile spostamento di scuole tra i plessi di Casanova e Tuninetti, ottimizzando e migliorando il servizio educativo nelle frazioni.

Il Comune di Carmagnola -con un impegno di spesa di circa quattromila euro- ha affidato all’architetta Laura Migliore la redazione di uno studio per la rifunzionalizzazione della scuola elementare di Casanova, al cui interno potrebbe essere anche ospitata la sezione dell’infanzia attualmente collocata ai Tuninetti.
L’intervento rientra in un più ampio progetto di razionalizzazione della rete scolastica nelle frazioni carmagnolesi, con l’obiettivo di ottimizzare i plessi con minore affluenza, migliorando l’offerta formativa specifica.
In particolare, lo studio serve a valutare la possibilità di adeguare l’edificio “storico” di Casanova che oggi ospita la primaria, in modo da trovare lì spazio per tutti i piccoli allievi dell’infanzia, spostando invece tutta la primaria ai Tuninetti e continuando così a offrire un servizio in loco per chi vive lontano dal centro città.
Il documento analizzerà le possibili alternative progettuali -anche a livello di costi- e integra un precedente studio che ipotizzava la costruzione di un nuovo edificio adiacente all’attuale scuola dell’infanzia nei pressi dell’Abbazia.
L’idea alla base di tutto è comunque quella di arrivare creare dei piccoli “poli” formativi più mirati in ciascun borgo (come detto, si ipotizzano tutte le classi di scuola dell’infanzia a Casanova e tutta la primaria ai Tuninetti), sfruttando al meglio gli spazi presenti nei vari edifici comunali già oggi destinati alla formazione.
«Innanzitutto valuteremo i costi di questa operazione, che potrà andare in porto solo se ci saranno adeguate risorse a bilancio -spiega il vicesindaco Alessandro Cammarata, assessore all’Istruzione- Riteniamo però che una riorganizzazione potrebbe aiutare a mantenere attive tutte le scuole nei borghi e nelle frazioni di Carmagnola».
Va infatti considerato che, ogni anno, il Comune deve richiedere alla Città metropolitana di Torino una specifica autorizzazione in deroga per poter far andare avanti l’attività dei plessi con pochi alunni: Casanova e Tuninetti rientrano tra quelli.