Carmagnola: si costruisce la dorsale nord-sud nell’area ex Teksid Ghisa, via libera all’arrivo del Molino Chiavazza

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Il Comune di Carmagnola ha superato un importante passaggio burocratico, dando il “via libera” alla costruzione della dorsale nord-sud nell’ex area Teksid Ghisa, dove potrà poi insediarsi il Molino Chiavazza.

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L’area dell’ex Teksid Ghisa di Carmagnola dove si insedierà il nuovo stabilimento del Molino Chiavazza dopo aver realizzato la nuova viabilità con la cosiddetta “dorsale nord-sud”

Si sblocca concretamente uno dei progetti più importanti per lo sviluppo industriale di Carmagnola -l’insediamento del Molino Chiavazza nell’ex area Teksid Ghisa– che sarà preceduto dalla creazione della cosiddetta “dorsale nord-sud” a supporto della viabilità della zona (e non solo).

Lo snodo burocratico appena superato si chiama “Provvedimento Autorizzativo Unico per la realizzazione del Piano Esecutivo Convenzionato di iniziativa privata per la riconversione dei fabbricati ex-Teksid” e riguarda, in particolare, proprio le opere di urbanizzazione.

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Il progetto del Piano Edilizio di iniziativa privata per la riconversione dell’ex area industriale: al centro, la cosiddetta “dorsale nord-sud” che collegherà direttamente via Poirino con via Torino, evitando il centro cittadino. In rosa, gli edifici dello stabilimento di Molino Chiavazza [click per ingrandire]
«In pratica, i soggetti privati (tra cui Chiavazza, ndr) che hanno acquisito l’area su cui sorgevano le fonderie della ghisa possono ora procedere a realizzare la nuova strada, denominata “dorsale nord-sud”, che collegherà in linea retta via Poirino e via Umberto II con via Rubatto e il sottopasso -spiega il sindaco Ivana GaveglioUna volta costruita questa viabilità, potranno procedere ad attuare la riqualificazione dell’area e a insediare i loro stabilimenti».

Proprio la dorsale rappresenta infatti il cuore del progetto di riconversione, in quanto permetterà al Molino Chiavazza di inglobare, in cambio, una parte di via Agnelli e trovare così la giusta sistemazione per tutti i suoi fabbricati produttivi, mantenendoli alle distanze richieste dalla ferrovia e dalle reti dell’alta tensione.

Molino Chiavazza prepara l’insediamento a Carmagnola

La costruzione della nuova strada è interamente affidata ai privati, senza costi per il Comune di Carmagnola: la spesa complessiva stimata per l’opera si aggira intorno agli 850 mila euro.

Oltre a servire la nuova area produttiva, potrebbe consentire anche di snellire in parte la viabilità cittadina, fungendo da bypass tra l’asse di via Poirino e borgo Salsasio grazie al collegamento con la doppia rotonda di via Chieri e via Torino tramite via Rubatto.

Carmagnola aderisce al “Patto per la coesione e l’identità territoriale”

«Come Comune abbiamo dato un tempo massimo di otto mesi, quindi entro fine anno, per realizzare la nuova viabilità, ma confido che possa vedere la luce anche più rapidamente», conclude il sindaco Gaveglio.

Pare essere infatti negli interessi degli investitori, infatti, riuscire finalmente ad accelerare i tempi per l’insediamento a Carmagnola del nuovo Molino Chiavazza, la storica azienda di farine nata a Casalgrasso nel 1955 e oggi tra le principali realtà di settore a livello nazionale.

Un progetto lanciato nel 2017, dal valore totale di oltre 2,5 milioni di euro, che si svilupperebbe su oltre 100 mila metri quadri, comprensivo di un proprio scalo ferroviario merci, e darebbe lavoro ad alcune decine di persone, riqualificando e rilanciando l’area dell’ex Teksid Ghisa.

Molino Chiavazza si insedierà nell’area ex Teksid