Il vicesindaco Alessandro Cammarata a Roma per illustrare la candidatura di Carmagnola a ospitare la manifestazione Jazz’Inn 2025, quest’anno dedicata al tema dei territori sostenibili.

Carmagnola ha presentato la propria candidatura per ospitare l’edizione 2025 di Jazz’Inn, l’importante manifestazione musicale e culturale che unisce innovazione e sviluppo territoriale, promossa dalla Fondazione Ampioraggio.
Il format prevede infatti una settimana di eventi dedicati all’elaborazione di idee innovative per il territorio, con un focus particolare sui territori sostenibili. Oltre agli incontri e ai workshop, il programma include concerti jazz che arricchiscono l’esperienza dei partecipanti.

Ieri mattina, mercoledì 26 febbraio, il vicesindaco e assessore alla cultura Alessandro Cammarata è stato a Roma, in Campidoglio, per illustrare la proposta e proporre la città come sede ideale per l’evento.
«La candidatura di Carmagnola si fonda su diversi punti di forza: un ricco patrimonio culturale e storico, una vivace rete museale e eccellenze in ambito agricolo e industriale -ha spiegato Cammarata alla Commissione che dovrà decidere a chi assegnare l’evento, di portata nazionale- Situata in una posizione strategica, la città è rinomata per il suo celebre peperone, dalle caratteristiche organolettiche uniche, per la canapa industriale esportata a livello mondiale e per un tessuto imprenditoriale che spazia dall’automotive all’aerospazio, fino all’agroalimentare».
Il vicesindaco ha inoltre sottolineato come il Comune abbia avviato investimenti per oltre 10 milioni di euro, grazie ai fondi del PNRR, destinati alla riqualificazione di spazi storici da destinare a finalità culturali e aggregative.
Tra i progetti in corso vi sono la realizzazione di un teatro civico nell’ex chiesa di San Filippo, il recupero del complesso monastico agostiniano come nuova sede dell’archivio storico e la riqualificazione della biblioteca cittadina.
Tra le “carte” giocate a Roma, anche l’attività in numerosi progetti sovracomunali, a partire dalle iniziative di coesione territoriale finanziate con Fondi FESR, dall’adesione alle Terre dei Savoia e dal Distretto del Cibo del Chierese-Carmagnolese, primo in Piemonte, che coinvolge oltre 27 Comuni per valorizzare la filiera corta e il consumo responsabile.
«Non si tratta solo di una ricerca di prodotti tipici locali, ma di un approccio diverso al proprio territorio, con la riscoperta delle proprie radici, attraverso un modo nuovo di leggere la propria storia e quello della Comunità in cui si è nati -ha dichiarato Cammarata in Commissione- Quella Comunità che per secoli è riuscita a tenere uniti donne e uomini attorno a dei concetti semplici ma sani: se l’Italia è la patria dei piccoli Comuni è proprio perché il concetto di comunità è ancora insito in molti italiani che provengono da realtà territoriali ancora a misura d’uomo».
«Siamo convinti che Carmagnola possa rappresentare la cornice ideale per Jazz’Inn, grazie alla nostra capacità di creare sinergie, valorizzare i prodotti locali e promuovere un’economia sostenibile -commenta la sindaca Ivana Gaveglio– Questo evento offre un’opportunità straordinaria per dare vita a nuove idee e progetti attraverso lo scambio di esperienze e la collaborazione tra territori».
Nel caso in cui Carmagnola non dovesse aggiudicarsi l’organizzazione di Jazz’Inn, la città avrà comunque l’opportunità di presentarsi e raccontarsi durante l’edizione 2025 dell’evento, nella città vincitrice.