La Giunta di Carmagnola ha approvato il progetto “Ciclope” per potenziare la video-sorveglianza anche nelle frazioni, chiedendo un contributo di 300 mila euro al Ministero dell’Interno.
Video-sorveglianza potenziata in centro ed estesa alle principali frazioni di Carmagnola: questo è l’obiettivo del progetto “Ciclope”, dal valore complessivo di 372 mila euro, approvato dalla Giunta Gaveglio e per il quale il Comune ha richiesto un contributo di 300 mila euro al Ministero dell’Interno.
“Si rileva la necessità di individuare ulteriori siti e località da presidiare con ulteriori installazioni di telecamere, al fine di garantire il più possibile la sicurezza urbana del territorio cittadino, estremamente esteso (circa 95 chilometri quadrati)“, sottolineano da Palazzo.
L’obiettivo principale del progetto consiste nella definizione di una piattaforma di video-sorveglianza in cloud, che favorirebbe l’accesso da parte delle Forze dell’ordine e premetterebbe anche di integrare le telecamere dei privati o sui mezzi di trasporto pubblico, oltre a servizi quali la georeferenziazione e la possibilità di visualizzare i video anche in mobilità (ad esempio dalle pattuglie).
All’interno del progetto Ciclope, quindi, sono già stati individuati 23 punti sensibili del territorio, per un totale di 49 telecamere comunali da installare.
Queste le aree individuate in città:
- Giardini del Castello
- Largo Vittorio Veneto
- Piazza Verdi
- Rotonda via XX Settembre – via Dante Alighieri
- Via Anna Frank
- Via Bobba
- Via Garibaldi, zona Carrefour
- Via Monteu Roero, centro di raccolta
Queste quelle in borghi e frazioni:
- Casanova, piazza Antica Abbazia
- Salsasio, piazza Sud America
- Salsasio, rotonda via Torino – via Bergamina – via Rubatto
- Salsasio, rotonda via Torino – via Chieri
- Salsasio, scuole via Pascoli
- San Bernardo, rotonda via del Porto – Cappuccini
- San Bernardo, piazza Risorgimento d’Italia
- San Giovanni, chiesa
- San Michele, piazza Santa Maria di Viurso
- Santa Rita, rotonda
- Tuninetti, rotonda SP 139-SP 134
- Tuninetti, scuole