Oltre a poli logistici e GigaFactory, alcune indiscrezioni indicano la zona industriale di Carmagnola come favorita a ospitare il retroporto ittico di Savona: un ambizioso progetto da 200 miliardi di euro. Esulta Pampaloni.
![mercato ittico retroporto Savona carmagnola](https://www.ilcarmagnolese.it/wp-content/uploads/2023/03/mercato-ittico-cagliari-render-interno.jpg)
Un nuovo e ulteriore progetto di sviluppo potrebbe interessare Carmagnola negli anni a venire: l’insediamento del retroporto ittico di Savona, ambiziosa iniziativa privata che andrebbe a trasformare la città del peperone in un vero e proprio “hub del pesce” per tutto il Nord Ovest.
Le indiscrezioni parlano di un “concreto interessamento” da parte di alcuni grandi investitori nei confronti dell’area industriale carmagnolese, dove avrebbero già individuato terreni ancora sgombri da capannoni sui quali realizzare la maxi-struttura.
![](https://www.ilcarmagnolese.it/wp-content/uploads/2023/03/mercato-ittico-cagliari-render-esterno.jpg)
Il retroporto ittico fungerebbe, in pratica, da mercato all’ingrosso del pesce, a partire da quello pescato in Liguria e nel Mar Mediterraneo, ma anche quello di importazione dal Nord Europa e dall’Estremo Oriente.
La struttura sarebbe innanzitutto a servizio di grossisti, mense, ristoranti e catene della grande distribuzione di Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia, ma non si escludono ricadute anche verso la Svizzera e la Francia.
![mercato ittico retroporto Savona carmagnola](https://www.ilcarmagnolese.it/wp-content/uploads/2023/03/mercato-ittico-siracusa-foto-siciliammare.jpg)
All’interno si prevede che possa trovare spazio anche una filiera dedicata ai pesci d’acqua dolce -a partire dalle celebri Tinche di Ceresole d’Alba e del Pianalto, allevate a pochi chilometri di distanza- che potrebbe essere gestita da Slow Food – Slow Fish.
Ma non solo: l’avveniristico edificio -che si dice potrebbe essere progettata dall’archistar britannica John L. Mackerel– andrebbe infatti a ospitare banchi per la vendita diretta al minuto, oltre spazi laboratoriali per le scuole e aree espositive, con il possibile interessamento dell’Acquario di Genova.
Previsti, infine, alcuni fast food e ristoranti con vetrate panoramiche, sulle cui tavole arriverebbe -direttamente dal mercato sottostante- il pesce fresco “come appena pescato”.
![mercato ittico retroporto Savona carmagnola](https://www.ilcarmagnolese.it/wp-content/uploads/2023/03/mercato-ittico-foto-cronache-ancona.jpg)
L’investimento previsto è ingente: le cifre del presunto giro d’affari si avvicinano ai 200 miliardi di euro, di cui gran parte finanziati dalla Aprílgabb, società italo-islandese guidata dal savonese William Lanzardo e specializzata nell’import-export ittico.
Il progetto potrebbe avere ricadute non indifferenti anche sull’indotto locale, andando a rivitalizzare uno storico legame tra Carmagnola e il mare, al momento testimoniato dalla presenza del museo civico navale, in piazza Mazzini.
Entusiastiche le prime reazioni da parte dell’Amministrazione, con l’assessore all’agricoltura e itticoltura Roberto Gerbino che rilancia l’idea di aste del pesce a fianco di quelle dei vitellini, coinvolgendo così nel progetto anche il foro boario di piazza Italia (che, fino al 4 aprile, è utilizzabile come parcheggio).
L‘assessore alla pesca, Massimiliano Pampaloni, non si fa invece sfuggire l’occasione per attaccare il centrosinistra: “L’opposizione non vuole poli logistici? Avranno poli logittici“, scrive beffardo su Facebook.
Con altrettanta ironia, replicano PD e Carmagnola Civica: “Dopo il test del DNA ai cani, vorrà farlo anche ai pesci, magari per paura della presenza di specie alloctone?“. Resta muto, al momento, il Movimento 5 Stelle (marine?), mentre Pasquale Sicilia, referente cittadino di Azione, commenta sibillino: “A porto siamo!“.
[Foto: Cronache Ancona, Siciliammare, L’ingrosso Cagliari]