A Carmagnola i genitori di Giulio Regeni “alla ricerca della verità”

1752

I genitori di Giulio Regeni, ricercatore universitario italiano ucciso in Egitto in circostanze oscure, saranno in città sabato 15 dicembre, ospiti di Mondo in Cammino Onlus.
Appuntamento dalle 15 all’auditorium “Roccati” di viale Garibaldi, insieme all’avvocato Alessandra Ballerini e al piccolo Vladik, simbolo della lotta contro il fall-out di Chernobyl.

 

Massimo Bonfatti MIC per Giulio RegeniSabato 15 dicembre Carmagnola ospita Paola e Claudio Regeni, genitori del giovane Giulio, dottorando italiano dell’Università di Cambridge ucciso in Egitto (in circostanze ancora da chiarire) a inizio 2016.
Con loro sarà presente anche l’avvocato Alessandra Ballerini, civilista specializzata in diritti umani, che sta seguendo il caso per conto della famiglia.
Organizza l’Associazione carmagnolese Mondo in Cammino Onlus. Modera il giornalista e scrittore Ferruccio Sansa.

Anche Mondo in Cammino, quindi, chiede a gran voce “Verità per Giulio Regeni”, come la campagna nazionale in corso ormai da anni.
«È doveroso parlare di Giulio non solo fin quando si conoscerà la verità, ma anche oltre, perché i diritti umani che valgono per uno valgono per tutti e viceversa: la battaglia per la verità è un diritto/dovere di ognuno di noi», commenta il presidente di Mondo in Cammino, Massimo Bonfatti (nella foto, con la bandiera realizzata per l’occasione).

L’incontro avrà come titolo “Giulio Regeni e Vladik: due storie di verità occultate”.
All’evento sarà infatti presente anche il piccolo Vladik, bambino ucraino colpito dalla radiazioni e simbolo delle vittime (a trent’anni di distanza) dell’incidente nucleare di Chernobyl e della relativa disinformazione.
Assieme alla storia di Giulio Regeni, tornata alla ribalta in questi giorni, nota a tutti, ma di cui la verità continua a essere nascosta, verrà raccontata anche quella di Vladik, un bambino ucraino di tre anni, affetto da un tumore, minimizzato e ignorato per non fare emergere un’altra verità: quella delle conseguenze del fallout di Chernobyl che, a più 32 anni di distanza dall’incidente, continuano a contaminare -spiegano gli organizzatori della Onlus carmagnolese- Vladik sarà a Carmagnola grazie alla sottoscrizione lanciata da Mondo in Cammino e a cui ha dato un grande impulso, lo scorso anno, il reportage de Le Iene “Il cibo che uccide i bambini di Chernobyl”. Con parte della somma raccolta è stato finanziato l’intervento chirurgico per l’asportazione del neuroblastoma che paralizzava le gambe di Vladik“.

Appuntamento alle ore 15 all’auditorium dell’istituto superiore Baldessano Roccati, in via Garibaldi 7/b, ingresso libero.
Inizio registrazione partecipanti dalle ore 14,30. Gradita la prenotazione scrivendo a info@mondoincammino.org.

Per maggiori informazioni, telefonare al numero 366-2089847.
Nel corso dell’evento sarà possibile sostenere Mondo in Cammino, tesserandosi per l’anno 2019 e acquistando i “vini solidali” prodotti ad hoc per l’associazione dalla cantina albese Drocco.