La consigliera Marina Becchio (Carmagnola Civica) è intervenuta in Consiglio comunale sul Documento di programmazione economica della Giunta Gaveglio, criticando le scelte in tema di giovani e di famiglie su edilizia, mense e occupazione.
«Le famiglie e i giovani devono essere maggiormente sostenuti dall’Amministrazione attraverso politiche specifiche, differenti da quelle attuali»: così la consigliera comunale di opposizione Marina Becchio (Carmagnola Civica) è intervenuta durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, commentando il DUP – Documento Unico di Programmazione.
Il suo intervento in aula è partito dal dato relativo al declino demografico in città -con circa un migliaio di nascite registrate negli ultimi anni a fronte di quasi il doppio nel decennio scorso- per poi svilupparsi prima in una riflessione socio-politica, quindi in un attacco alla Giunta Gaveglio.
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«Le politiche del Comune di Carmagnola dovrebbero cercare di contrastare questo trend, con misure specifiche per attrarre famiglie e giovani sul nostro territorio -ha esordito Becchio- Ad esempio manca un piano di edilizia economica, che favorirebbe arrivo di nuove famiglie, famiglie mono-parentali o anche di studenti che vorrebbero andare a vivere da soli».
Anche il tasso di copertura dei servizi a domanda individuale è stato preso ad esempio (negativo) da parte della consigliera di centrosinistra: «le mense scolastiche, ad esempio, sono pagate al 90% dalle famiglie stesse. Mi pare eccessivo; servirebbe maggiore attenzione del Comune su questi aspetti».
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Le critiche hanno riguardato anche i livelli di occupazione, tornando su un tema già in passato molto caro alle opposizioni: «Occorre cambiare marcia, puntando meno sulla logistica, che porta poco lavoro e scarsamente qualificato, e di più su aziende che producono sul territorio, creando posti di lavoro e indotto».
In conclusione, Becchio ha bocciato anche la politica di investimenti prevista negli anni a venire dalla Giunta Gaveglio: «Manca una programmazione al di là dei fondi del PNRR -ha chiosato- Peraltro vedo che non sono neppure previste alienazioni: evidentemente la parte di patrimonio comunale che c’era da vendere è stata tutta venduta in questi ultimi anni».
Giunta e Maggioranza non hanno replicato, se non votando compatti a favore del documento, mentre i quattro consiglieri di centrosinistra presenti in aula hanno espresso il loro voto contrario.
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