Carignano si oppone ufficialmente alle scorie nucleari a Carmagnola

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Il Consiglio comunale di Carignano ha detto formalmente “no” al deposito di scorie nucleari a Carmagnola e nel resto del Piemonte.

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Carignano si oppone ufficialmente al deposito di scorie nucleari a Carmagnola e nei Comuni piemontesi interessati dalle ipotesi di Sogin.

Il Consiglio comunale di Carignano, riunitosi in via straordinaria, si è opposto formalmente all’ipotesi di creare il deposito di scorie nucleari a Carmagnola.

Ha infatti aderito all’ordine del giorno già approvato dall’Assise civica carmagnolese, con la dicitura “Carmagnola dice no al deposito di smaltimento rifiuti radioattivi”, e ha promesso sostegno anche agli altri Comuni piemontesi interessati, tra cui Caluso, Mazzè e Rondissone nel Torinese.

Così come Carignano, molti altri paesi si sono già schierati contro l’ipotesi di Sogin, resa nota nei primi giorni di gennaio con la pubblicazione della lista dei siti potenzialmente idonei per ospitare il futuro deposito nucleare nazionale.

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Le ragioni di questa ferma opposizione sono diverse. Il Consiglio carignanese dà risalto in particolare all’economia dell’area, fortemente legata al settore primario che è stato potenziato nel corso degli anni.

Il territorio vanta infatti coltivazioni, allevamenti e prodotti agro-alimentari di qualità, tanto da dovrebbe essere prevista prossimamente la formazione del Distretto del Cibo del Chierese e del Carmagnolese.

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