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Recovery Plan: Carignano candida 17 progetti, per un totale di 39 milioni di euro

Il Comune di Carignano ha candidato 17 progetti per il Recovery Plan per un totale di circa 39 milioni di euro. L’obiettivo è assicurare lo sviluppo della città su più livelli: dall’ambiente alla valorizzazione del centro storico, passando per scuola, infrastrutture e sport.

Carignano ha candidato 17 progetti, per un totale di 39 milioni di euro, in vista del Recovery Plan europeo

Sono in totale 17 i progetti candidati dal Comune di Carignano per il Recovery Plan, il Piano nazionale di ripresa e resilienza volto al rilancio post-pandemia: il valore complessivo delle proposte è pari a 39 milioni e 470 mila euro.

L’obiettivo centrale è lo sviluppo di Carignano, prendendo in considerazione quattro ambiti su cui si articolano le diverse proposte: digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura; rivoluzione verde e transizione ecologica; inclusione e coesione sociale e infrastrutture per una mobilità sostenibile.

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Nel primo ambito sono stati inseriti tre progetti:

Grande attenzione è stata quindi posta sulla transizione ecologica, tanto da dedicare più della metà delle proposte -nove in totale- a questa tematica:

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Quattro sono invece i progetti destinati all’incremento dell’inclusione e della coesione sociale:

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L’ultima proposta si colloca, infine, nell’ambito delle infrastrutture per una mobilità sostenibile e prevede la realizzazione di un nuovo ponte della strada Provinciale 142 sul torrente Oitana, in località Tetti Peretti, per un investimento complessivo un milione di euro.

Relativamente alla scelta dei progetti da presentare per il Recovery Plan, il sindaco di Carignano Giorgio Albertino dichiara: “Si tratta di interventi che toccano diverse tematiche, ma che hanno in comune la volontà di garantire lo sviluppo della città e, di conseguenza, un livello più alto di vivibilità per i cittadini: di alcune proposte siamo in possesso di piani già delineati, mentre di altre abbiamo progetti di massima, valutazioni o studi non ancora ben definiti“.

Aggiunge Albertino: “La scelta delle proposte è stata determinata da vari fattori: tra questi, la possibilità di intervento da parte degli enti superiori, come la Città metropolitana di Torino, nell’effettiva realizzazione dei progetti“.

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