Camera di Commercio: calano le imprese, la ripresa si allontana

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Indagine della Camera di Commercio relativa alla Provincia di Torino nel 2018: -1.557 imprese in un anno, il peggior dato del decennio. In calo anche le attività degli Under 35.

vincenzo ilotte Camera di Commercio Torino
Vincenzo Ilotte, presidente della Camera di Commercio di Torino

Il sistema imprenditoriale del torinese si contrae, facendo segnare un tasso di crescita negativo (-0,31%): questo è il dato che emerge dall’indagine realizzata dalla Camera di Commercio di Torino relativa alla nati-mortalità imprenditoriale in provincia di Torino, sulla base dei dati delle nuove iscrizioni e cancellazioni di impresa avvenute nel 2018.

Nello specifico, il 2018 si chiude con un totale di 220.902 imprese registrate, -1.557 rispetto al 2017.
Il tasso di crescita è negativo, pari a -0,31%, simile al valore del 2014, che era stato il peggiore degli ultimi 10 anni.
Tornano a crescere le cessazioni (che l’anno scorso erano in calo), ma nel contempo scendono ancora, come nel 2017, le nuove iscrizioni (solo 13.352). 

Segnali poco incoraggianti giungono dai settori tradizionali, mentre tengono i servizi alla persona (+0,9%), il turismo (+0,6%) e i servizi alle imprese (+0,1%). Prosegue la crescita delle imprese straniere, ma si fermano le femminili. 

Tutte le aree della provincia torinese hanno registrato un tasso di crescita negativo rispetto al 2017 e si conferma la struttura frammentata del tessuto imprenditoriale, costituito per il 95,5% da micro imprese (con meno di 10 addetti); sono 3,9% le piccole, non supera l’1% la somma totale tra le medie e le grandi.

Per quanto riguarda la natura giuridica, per il 53,2% si tratta di imprese individuali, una scelta che pur essendo più rischiosa in termini patrimoniali, risulta più semplice nella gestione e meno costosa. Tuttavia, nel contesto provinciale, le uniche imprese che crescono sono le società di capitale (+3,13%). Peggiora il tasso di sviluppo, invece, di tutte le altre forme giuridiche. 

Per quanto riguarda il settore di attività economica, le imprese che mostrano maggiore capacità di sopravvivenza sono quelle agricole (il 76,4% di sopravvissute dopo 5 anni), mentre le meno resistenti sono quelle che erogano servizi turistici, fra le quali solo il 13,5% è sopravvissuto dopo 5 anni.

“L’aumento delle cessazioni, ma soprattutto le aperture in forte diminuzione fanno segnare nel 2018 una contrazione evidente del tessuto imprenditoriale torinese: anche nei settori che si mantengono positivi, come i servizi e il turismo, la crescita appare rallentata –osserva Vincenzo Ilotte, presidente della Camera di Commercio di TorinoA preoccupare particolarmente il continuo calo delle imprese “under 35”, che valgono solo il 9,5% del totale, e il nuovo stop delle attività femminili, che nel 2017 sembravano esser ripartite”.