Il sindaco di Cambiano, Carlo Vergnano, approfondisce le motivazioni della scelta di non appoggiare la raccolta firme contro il deposito nucleare a Carmagnola: “le petizioni non servono, lavoriamo per presentare solide motivazioni tecniche”.
“La nostra Amministrazione ha ritenuto la raccolta firme completamente inutile, perché non sarà quello a fare la differenza nella scelta di Sogin, bensì motivazioni tecniche precise e puntuali”: a spiegarlo è il sindaco di Cambiano, Carlo Vergnano, che, insieme alla sua amministrazione, ha deciso di non appoggiare la raccolta firme contro il deposito nucleare nazionale a Carmagnola.
La petizione è stata comunque organizzata , già lo scorso sabato, dai gruppi d’opposizione “Il centro per Cambiano” e “Vento di cambiamento”, ma non ha avuto il sostegno del Comune.
“É ovvio che nessuno dei 67 siti scelti da Sogin come ipotetica sede del deposito nazionale delle scorie radioattive si dica favorevole alla decisione, ma l’opposizione da sola non basta –spiega il primo cittadino cambianese- Come territorio, dobbiamo lavorare per portare degli argomenti validi, ad esempio la creazione del Distretto del cibo, che abbiamo il dovere di concretizzare il più in fretta possibile”.
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Vergnano commenta anche il Consiglio regionale aperto svoltosi nei giorni scorsi e dedicato interamente al tema dei siti piemontesi scelti per il deposito nucleare nazionale.
“Lo studio di Sogin è fatto su normative tecniche molto approfondite che non possono essere affrontate con superficialità –conclude il sindaco di Cambiano- A questo noi dobbiamo contrapporre argomentazioni altrettanto valide”.
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