Il Consiglio regionale approva un ordine del giorno di AVS: la soppressione delle linee bus per i lavoratori, comprese quelle a servizio di Teksid Carmagnola e Mirafiori, è stata “congelata” in attesa di approfondimenti.
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Niente stop dal 3 marzo alle linee bus tra Carmagnola Torino a servizio dei lavoratori della Teksid Aluminium e dello stabilimento Stellantis di Mirafiori, annunciato nei giorni scorsi: il Consiglio regionale, all’unanimità, ha infatti deciso di “congelare” la decisione, per permettere di analizzare meglio la situazione e il possibile impatto che avrebbe la cancellazione delle corse.
In particolare è stato approvato un ordine del giorno proposto da Alleanza Verdi Sinistra (AVS), prima firmataria la consigliera Valentina Cera, collegato alla legge di bilancio regionale e riferito non solo alla situazione carmagnolese, bensì a una serie di tagli annunciati in diverse aree del Piemonte (da Ivrea al Vercellese, da Rivalta ad Avigliana).
«Sarebbe stato paradossale avere, da un lato, la Regione che dice di voler incentivare la mobilità pubblica e condivisa e, dall’alto, riduce il servizio di trasporto -spiega Cera- Questa soppressione avrebbe colpito in particolare i lavoratori più fragili, persone che non hanno la patente o l’auto e che quindi, da lunedì, sarebbero state impossibilitate ad andare al lavoro, rischiando di perderlo».
Il documento presentato dalla consigliera di AVS ha chiesto di sospendere ogni cancellazione delle corse da e per le fabbriche e di avviare un tavolo di confronto con i Mobility Manager delle industrie coinvolte.
«Occorre approfondire ogni situazione, capire di che numeri si sta parlando e individuare la giusta soluzione per ciascun caso, andando a trovare ulteriori fondi per mantenere il servizio di trasporto oppure alternative che non lascino indietro nessuno, coinvolgendo anche le aziende», riassume Cera.
Il ragionamento -condiviso anche dal presidente Cirio e dall’assessore ai trasporti Gabusi, che hanno dato parere favorevole della Giunta, aprendo la strada all’approvazione dell’ordine del giorno anche con i voti della Maggioranza- porta quindi a studiare meglio l’utilizzo di ogni linea bus per capire se abbia senso mantenerla (e sostenerla con soldi pubblici) oppure se studiare altre strade per non danneggiare i lavoratori.
«La questione dei tagli nasce da un conto meramente economico fatto dall’azienda di trasporti, che punta a massimizzare il proprio profitto -sottolinea la consigliera di Alleanza Verdi Sinistra- La Regione non può però piegarsi a questo tipo di ragionamenti, ma deve garantire il servizio pubblico e tutelare tutti, soprattuto i più fragili, in un periodo già delicato dal punto di vista occupazionale e sociale. Sarebbe stato assurdo sopprimere delle corse in modo arbitrario o comunque senza aver prima individuato delle soluzioni alternative».
Il documento approvato dal Consiglio regionale impegna inoltre la Giunta Cirio “ad avviare un confronto tra l’Assessorato ai Trasporti, l’Agenzia per la Mobilità Piemontese e i sindacati delle imprese coinvolte”.
«Io e le altre consigliere di AVS siamo soddisfatte di aver tutelato il diritto alla mobilità, soprattutto delle persone più fragili, per un servizio pubblico di trasporto che deve essere all’altezza delle esigenze degli utenti -conclude Cera- Bene per questo passo indietro di Cirio, che ha scelto di ascoltare le istanze dei lavoratori e delle lavoratrici: siamo riusciti a preservare la possibilità delle persone di raggiungere il posto di lavoro, ora tocca alle aziende riunirsi con l’Agenzia per la Mobilità Piemontese e trovare adeguate soluzioni. Continueremo a batterci fino alla garanzia della non soppressione anche per il futuro».