L’intervento di quest’anno, in particolare, si è concentrato sulla realizzazione di un forno per cuocere il pane, in modo da far sentire anche concretamente il “calore” del sostegno carmagnolese alle popolazioni africane.
«Un ringraziamento speciale va innanzitutto al Gtc che, con la rappresentazione della commedia teatrale “Ognidun a so’post”, ha voluto coinvolgere tante persone e raccogliere fondi per garantire la fornitura del pane per un anno a più di 300 bambini, ciechi e disabili, dell’istituto St.L ucy di Igoji: un pensiero nobile e prezioso per questi bambini che, grazie a questo gruppo, potranno ben alimentarsi –commenta Tino Tropini, vicepresidente dell’Associazione carmagnolese- Anche l’Associazione racconigese, ancora una volta con il presidente e vice-sindaco Beltrando, ha voluto essere protagonista e appoggiare Crescere Insieme in questo progetto: presto a Kieni, villaggio non molto lontano da Igoji, sorgerà il quarto forno, finanziato da questo meraviglioso gruppo di cari amici che offrono il materiale per poter costruire il forno nell’Istituto delle suore di Kieni, dove suor madre Regina raccoglie e aiuta giovani mamme, quasi tutte ragazze madri. Saranno loro le future panettiere del prossimo mini-panificio».
Quindi l’appello a continuare a sostenere i progetti dell’Associazione, rivolto a tutti: «Il nostro impegno è collegato alla piena condivisione di un’assistenza non fine a se stessa, ma rivolta al lavoro, che è il valore primario che rende dignità alla persona –conclude Tropini- Stiamo vivendo in un momento di grande tensione, a causa dei tragici fatti di terrorismo, e l’estrema povertà in cui vivono milioni di persone in Africa è oggi un problema che ci riguarda, come occidentali e soprattutto come persone. Insieme possiamo portare cibo e lavoro nei villaggi più poveri del Kenya».
Piergiorgio Sola