Sabato 24 luglio si esibisce a Virle in occasione della festa di Sant’Anna: “Il Carmagnolese” ha intervistato la Brumbas Band, il gruppo musicale virlese accomunato da tanta passione per la musica e da una forte amicizia.
Nella serata di domani, sabato 24 luglio, all’interno della festa di Sant’Anna, a Virle Piemonte si esibirà il complesso musicale del paese, dal nome “Brumbas Band“, che ha ripreso gli appuntamenti dal vivo la settimana scorsa con un evento a Prali. Dopo questa data la band torna nel proprio luogo di origine, e i virlesi (e non solo) potranno di nuovo ascoltare un loro concerto dopo lo stop forzato dovuto alla pandemia.
“Brumbas Band è prima di tutto la volontà di un gruppo di musicanti o aspiranti tali di ricordare un caro amico, a partire dal nome stesso del gruppo. E qual modo migliore per sottolineare questa nostra intenzione di partenza se non quello di condividere tra di noi e con tutti i nostri amici, passati, presenti e futuri, quella che da sempre è stata la passione che ci ha uniti?“: è questa la descrizione che fa da biglietto da visita alla pagina Facebook della band. “Il Carmagnolese” ha intervistato il gruppo musicale in vista della loro prossima esibizione a Virle.
Come nasce l’idea della Brumbas Band?
Virle, per quanto piccolo come paese, ha una lunga tradizione di gruppi musicali indigeni, con base a Virle e composti per lo più da virlesi. Ad occhio e croce direi che sono almeno 50 anni che, pur con brevi pause, il nostro Comune ha avuto un gruppo musicale attivo. Per quanto riguarda il nostro caso, la Brumbas Band, si tratta quasi di una questione ereditaria, tra parenti e amici. Noi in un certo senso abbiamo iniziato da adolescenti negli anni Novanta e Duemila e rappresentiamo la seconda generazione di questa “tradizione” (e sta per arrivare la terza). Ovviamente abbiamo cominciato ad addentrarci in questo ambito in connessione con quella che era la prima generazione, con persone che ci hanno supportati, aiutati ed incoraggiati; era il 2015 quando è nato il nostro gruppo. Purtroppo una delle persone che maggiormente ci ha aiutato da ragazzini é venuta a mancare e l’idea originaria del progetto “Brumbas” é proprio quella di fare qualcosa in ricordo di questa persona, Bruno, da cui il nome del complesso, che é niente più che il soprannome che a lui era stato affibbiato. In ricordo di questa persona abbiamo anche organizzato un evento annuale: si tratta del concorso canoro “Bruno Valinotto” del quale abbiamo già tenuto, a partire dal 2016, quattro edizioni.
In cosa consiste il concorso che avete ideato in ricordo del vostro amico?
La peculiarità della competizione sta nel fatto che i concorrenti si esibiscono su basi eseguite completamente live, il che non é così scontato come può sembrare. Ovviamente le edizioni 2020 e 2021 sono saltate causa Covid ed é forse il pegno maggiore che abbiamo dovuto pagare a questa pandemia. Anche perché, proprio per la sua particolarità e per lo standard qualitativo che vogliamo mantenere, una manifestazione del genere richiede un anno di preparazione.
Qual è il vostro repertorio? Cosa portate in concerto?
Parallelamente all’organizzazione del concorso come band abbiamo anche sviluppato un nostro repertorio da poter eseguire live in diverse occasioni. Principalmente cerchiamo di valorizzare la nostra formazione extra large, da dieci elementi, con una sezione di fiati e percussioni a fare da fiore all’occhiello che ci permettono di sviluppare un nostro repertorio di cover dal sound funk, latin e RnB. Proponiamo brani più o meno famosi di artisti, dal funky più puro alla Stevie Wonder fino a quello disco music anni Settanta e Ottanta, passando per brani e ri-arrangiamenti in una energica chiave latin, fino ad arrivare ai classici RnB in stile Blues Brothers e ai più conosciuti Rock n’ Roll di Elton John, senza disdegnare brani di autori italiani.
Da chi è formata la Brumbas Band e qual è il vostro punto di forza?
Attualmente la band é composta da dieci elementi, alcuni ancora derivanti dalla “seconda” generazione di musicisti virlesi di cui dicevo prima, con l’integrazione di amici che abbiamo incontrato lungo il cammino e che ci hanno permesso di dare una forma sempre più precisa e definita a quella che poteva essere l’idea della band originaria. Siamo giunti ad avere un gruppo eterogeneo per età (dai 48 ai 25 anni) e anche per provenienza, oltre il territorio comunale virlese.
Un elemento su cui puntiamo molto é l’esecuzione completamente live di tutto il repertorio, senza l’ausilio di basi preregistrate o campionature. Si tratta di una scelta precisa finalizzata alla valorizzazione del groove che solo una precisa esecuzione dal vivo è capace di trasmettere al pubblico e che riportiamo sempre nel nostro hashtag di riferimento #whatyouheariswhatweplay [tradotto: “ciò che senti è ciò che suoniamo”].
Quali sono le vostre sensazioni in vista dell’appuntamento di sabato sera a Virle?
Sicuramente l’evento di sabato sera sarà per noi molto importante: è pur sempre la festa patronale del nostro paese (o perlomeno del paese della maggior parte di noi), e poterci esibire in questa occasione dopo un anno di stop pressoché completo è estremamente rilevante, anche se purtroppo non potremo farlo con il concorso “Bruno Valinotto” che necessita di molto tempo per l’organizzazione. La serata sarà quindi basata sul nostro repertorio, due ore di musica con ritmi anche ballabili.
Com’è stato doversi fermare per oltre un anno a causa della pandemia?
Nel periodo del lockdown ovviamente ci sono mancate le date con il pubblico, ma viviamo questa nostra esperienza in primo luogo per noi stessi, per senso di appartenenza ad un gruppo, per il piacere di fare musica insieme in amicizia e anche per portare avanti qualcosa di passato e aprire le strade ad un qualcosa di futuro. Quindi ciò che ci è mancato di più è stato l’incontro settimanale in sala prove, quella serata dedicata agli amici e ad una passione condivisa quasi da sempre.
Avete programmi per il futuro?
In programma al momento abbiamo una data il 14 agosto a Pinasca. In generale non siamo molto “assetati” di date: prediligiamo la qualità alla quantità, cercando di curare al meglio l’impegno che ci prendiamo sia con chi ci invita, sia con il pubblico che viene a sentirci, sia soprattutto con noi stessi.
Ovviamente il progetto futuro al quale teniamo di più è poter iniziare fin da settembre ad organizzare la quinta edizione del concorso canoro “Bruno Valinotto” per la festa di Sant’Anna del 2022!