Svoltando dalla vecchia ex “statale del mare”, a circa metà strada tra Moncalieri e Carmagnola dall’area industriale ormai abbandonata, dopo meno di due chilometri si arriva a un ridente borgo incontaminato in mezzo alla Natura, baluardo dei tempi che furono, a cui non si può attribuire il motto “tempus fugit sicut umbra” (tempo fuggi come l’ombra), perché qui il tempo sembra essersi trovato bene, visto che si è fermato.
Luogo pregno di storia, un microcosmo di altri tempi; un gruppo di case, una stupenda chiesa con un suggestivo campanile, il mulino perfettamente funzionante e una casa padronale, archivio incontaminato di molteplici epoche: questo è Borgo Cornalese di Villastellone, presentato con discrezione e velato orgoglio dai giovani diretti discendenti dei de Maistre, Ludovico, Francesco e Rodolfo.
Assunto il testimone della famiglia, hanno deciso di aprire questo scrigno e portarlo alla ribalta attuale pur mantenendo intatto il valore storico, umano e culturale di questa preziosa spennellata di paesaggio collegata alla storia d’Italia.
Quale miglior occasione si poteva presentare se non quella di set cinematografici, come già da qualche anno era avvenuto, per siti inseriti parzialmente nelle riprese? Questa volta, invece, Borgo Cornalese è il set principale di una fiction di Rai Uno girata interamente sul posto, sia in interno sia in esterno, dal titolo “La strada di casa”.
La trama -a grandi linee- riguarda il risveglio del protagonista da un lungo coma, a seguito di un evento traumatico, con vari “flashback” la rielaborazione dei quali mette in discussione tutta la sua vita e dà importanza a valori che aveva sempre trascurato.
La regia è di Riccardo Donna, che attraverso colpi di scena e suspense, sa dare ulteriore risalto al cast formato da Alessio Boni, Eugenio Franceschini, Lucrezia Lante della Rovere, Sergio Rubini, Thomas Trabacchi e Silvia Mazzieri.
Grande è anche il lavoro di macchinisti, cineoperatori e di tutto lo staff, figure che solitamente rimangono dietro
alle telecamere ma senza il cui supporto non si potrebbe avere tutto questo.
L’appuntamento in tv è previsto per la prossima stagione autunno/inverno.
L’augurio da parte dei padroni di casa è che, a seguito di tutto questo, possa esserci una continuità che faccia rivivere il Borgo e magari –chissà- possa essere lo spunto giusto per creare un sito d’eccellenza per serate culturali e -perché no- per qualche appuntamento fisso con feste ambientate in tempi passati, con i partecipanti rigorosamente nei panni dell’epoca.