«Un’espansione non solo a livello di spazi, ma innanzitutto culturale»: questo il futuro del Museo civico navale visto dal neo-direttore Dario Bilotti, la cui nomina avvenuta nelle scorse settimane da parte del Cda è stata ratificata dal Comune.
Racconigese, ex sottufficiale di Marina e già conservatore del museo stesso nonché fondatore dell’Associazione “I Delfini”, Bilotti ha preso il posto dello storico direttore Vittorio Dealessandri, che ha lasciato un incarico ormai divenuto troppo gravoso nonostante l’infinita passione per le tematiche marinaresche.
«Da un lato voglio riprendere in mano i progetti del mio predecessore, cercando una soluzione ad esempio per aumentare la superficie espositiva del museo, anche perché abbiamo tanti materiali ancora da esporre e un centro di documentazione sulla Marina che conta migliaia di volumi ma è di difficile consultazione per i soci: io, invece, vorrei che fosse a disposizione di tutti –spiega Bilotti- Proprio l’apertura del Museo alla città è il mio obiettivo principale: mi piacerebbe che tutti i carmagnolesi sapessero, ad esempio, i forti legami della nostra città con il mondo della Marina, tramite la canapa, i cordai ma anche la Fiat».
Tramite l’Anmi, di cui Bilotti è anche consigliere, il neo-direttore intende quindi valorizzare il patrimonio del museo, innanzitutto sfruttando l’opportunità della scuola di modellismo navale Comac di via del Porto per il restauro dei pezzi. «Inoltre, soprattutto in questa prima fase, voglio fare un lavoro di potenziamento delle relazioni, a partire da quelle con il Comune e dalle reti con altri musei navali, gli arsenali e il mondo della Marina in genere –conclude- Nel frattempo sto pensando ad avviare un nuovo sito del museo, che faccia da punto di riferimento per tutti».