I dati dell’anno 2020 confermano il gradimento per le attività della biblioteca civica di Santena “Enzo Marioni”, nonostante le numerose chiusure dovute all’emergenza sanitaria in corso.
Dati incoraggianti per la biblioteca civica “Enzo Marioni” di Santena: nonostante i mesi di chiusura forzata in concomitanza con la diffusione della pandemia, i numeri confermano il gradimento della popolazione santenese nei confronti della struttura, inaugurata quattro anni fa dall’attuale Amministrazione.
Nel corso dell’anno appena concluso, infatti, sono stati 63 i nuovi iscritti e ben 6.600 i prestiti. La biblioteca santenese, inoltre, è riuscita a rientrare nel bando ministeriale di fine estate e, grazie a questo, sono stati raddoppiati i nuovi acquisti, ampliando alcune sezioni che risultavano carenti. I nuovi testi a breve saranno disponibili al prestito.
“In un anno particolarmente difficile la biblioteca ha confermato il suo ruolo strategico –spiega Rosella Fogliato, assessore alle politiche di sviluppo e commercio del Comune con deleghe ai servizi bibliotecari- Ha riscosso particolare successo il servizio di consegna dei libri a domicilio che ha avvicinato alla lettura sempre più cittadini che non frequentavano la biblioteca”.
A Santena i libri arrivano direttamente a casa con “Book a Book”
Con il Piemonte in zona gialla, la biblioteca civica santenese continua ad accogliere gli utenti esclusivamente su prenotazione. All’ingresso è richiesto ai visitatori di utilizzare la mascherina e di disinfettarsi le mani con l’apposito gel posizionato su una colonnina. Deve essere inoltre sempre mantenuto il rispetto di almeno un metro di distanza tra le persone.
“Nell’impossibilità di programmare degli eventi in presenza sono stati sfruttati i canali digitali dei social: le attività dedicate ai bambini si sono svolte in streaming, così come è proseguita on line anche l’attività dello sportello Informalavoro -conclude l’assessore Fogliato- Chi ha sentito di più la mancanza della biblioteca sono stati indubbiamente gli anziani, gli alunni della scuola e chi banalmente passava di lì per dare una semplice lettura ai quotidiani ed alle riviste”.
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