Da Unicredit un finanziamento da 500 mila euro a supporto di Azzurra Srl, l’azienda di Villastellone del Gruppo Marazzato, per ridurre lo sfruttamento delle risorse naturali.
UniCredit ha perfezionato un’importante operazione di finanziamento dal valore complessivo di mezzo milione di euro a sostegno di Azzurra Srl, società del Gruppo Marazzato che gestisce il centro polifunzionale di conferimento e trattamento finale di rifiuti industriali di Villastellone.
I fondi messi a disposizione rientrano nel programma Finanziamento Futuro Sostenibile, con cui la banca supporta le imprese che si impegnano a migliorare il proprio profilo di sostenibilità per un futuro migliore, grazie al conseguimento di risultati basati su criteri ESG: Environmental, Social e Governance.
Questo finanziamento, nello specifico, consentirà alla società villastellonese di focalizzarsi sull’approvvigionamento di energia elettrica e su azioni per ridurre le emissioni di CO2, con cui si è impegnata ad affiancare, alla propria attività di smaltimento e riciclo, investimenti finalizzati al raggiungimento di obiettivi legati a una sempre maggiore attenzione al contenimento dello sfruttamento delle risorse naturali.
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“Questa operazione è la prima di una serie che abbiamo concluso nel Nord Ovest con il programma Finanziamento Futuro Sostenibile, attraverso il quale concediamo a un’impresa di stipulare un finanziamento previo raggiungimento entro tre anni di due obiettivi in ambito ESG –dichiara Paola Garibotti, responsabile regionale Nord Ovest di Unicredit– Abbiamo deciso di realizzare questo progetto perché ci rendiamo conto di quanto sia importante l’attenzione all’ambiente e desideriamo dare il nostro contributo concreto. La trasformazione ecologica dell’economia, insieme a quella digitale, è uno dei driver del nostro piano di sostegno della crescita e della ripresa del Nord Ovest e del Paese”.
Gli fa eco Ivano Bosi, Ceo della società in capo alla holding del Gruppo Marazzato: “Azzurra persegue da anni un percorso di crescita sostenibile, in linea con i trend mondiali del momento. La coda della pandemia ha generato un incremento di Pil, cui fa riscontro un aumento della produzione dei rifiuti e relativo ampliamento delle esigenze di mercato nella gestione della raccolta e smaltimento degli stessi. Per rispondere al meglio al nuovo scenario, abbiamo predisposto un adeguamento dell’impiantistica sotto il profilo sia qualitativo che quantitativo. Ponendo le basi per uno sviluppo ecosostenibile, e moltiplicando in parallelo le iniziative a supporto della formazione del personale sul tema della crescente sensibilizzazione alla cura dell’ambiente“.
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Un’attenzione particolare è dedicata all’approvvigionamento di nuove fonti di energia scaturite da soluzioni alternative al fossile, in grado di assicurare l’esatta potenza di cui l’impianto chimico necessita per le lavorazioni degli scarti.
“Siamo lieti di constatare l’attenzione che primari gruppi bancari come Unicredit destinano in misura crescente alle kpi energetico-organizzative sempre più impattanti e decisive nella valutazione di un processo di erogazione creditizia e ringraziamo vivamente l’Istituto per l’attenzione dedicata alla condivisione della nostra vision”, conclude Bosi.
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