Il centrosinistra lancia un nuovo allarme in Consiglio comunale sullo stato dell’aria a Carmagnola; replica la sindaca Gaveglio: «dati in miglioramento». Da gennaio nuova stretta sugli Euro5 in Piemonte?
Il centrosinistra è tornato a chiedere in Consiglio comunale provvedimenti per migliorare la qualità dell’aria a Carmagnola «viste le notizie pubblicate da uno studio dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, che indica la Città metropolitana piemontese tra le peggiori d’Europa collocandola tra le 15 aree più inquinate, risultato allarmante che non può essere ignorato».
Per i consiglieri di PD e Carmagnola Civica, la situazione dell’inquinamento atmosferico in città -per quanto migliorata nel 2023- risulta ancora critica, visto il numero di sforamenti registrati per quanto riguarda le polveri sottili (PM10 e PM 2,5).
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Diversa la lettura data dalla sindaca Ivana Gaveglio, che ha citato gli ultimi dati resi pubblici dall’ARPA: «Nove dei 12 inquinanti presi in esame a livello metropolitano rispettano i dati limite e obiettivo -ha esordito- I dati del PM10 presentano anch’essi un netto miglioramento, non solo rispetto al 2022, che è stato un anno critico dal punto di vista meteorologico, ma anche in paragone ad annate simili».
La sindaca ha fatto notare come i dati della centralina di piazza I maggio siano sopra la media per numero di sforamenti (comunque più che dimezzati rispetto all’anno precedente) «anche perché è posta a fianco di una strada molto trafficata» e che «i dati riferiti all’anno interno, sia per il PM10 che per il PM 2,5, rientrano nei parametri di legge».
Gaveglio ha quindi messo in luce che «le concentrazioni sono in calo anche per tutti gli altri inquinanti, anche se livello metropolitano restano ancora criticità rispetto a biossido di azoto e ozono -ha sottolineato- Per il 2024 puntiamo ad avere dati ancora più confortanti, visto che si è trattato di un anno più piovoso della media».
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Per quanto riguarda i provvedimenti, al momento a Carmagnola (come negli altri Comuni dell’area torinese, del Piemonte e del bacino padano) anche quest’anno è nuovamente in vigore l’ordinanza che prevede i “semafori” per indicare lo stato dell’inquinamento, con conseguente blocco di alcune categorie di veicoli a seconda dello smog, nonché per quanto riguarda i divieti di abbruciamento e i limiti alla temperatura massima di riscaldamento, sia negli edifici pubblici che privati.
«Stiamo valutando, collettivamente, di introdurre da gennaio delle limitazioni aggiuntive per i veicoli commerciali Euro5 in caso di livello arancione del semaforo anti-smog», ha concluso la sindaca.
La consigliera Ileana Garza (Carmagnola Civica) ha però fatto notare come i dati della centralina Arpa potrebbero essere ancora peggiori qualora venissero rilevati in via Torino «dove il traffico è ancora superiore rispetto alla sola zona dell’ospedale» ed è tornata a chiedere venga fatta maggiormente rispettare l’ordinanza che vieta il passaggio sul territorio comunale ai mezzi pesanti in transito.
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