Aperilibro in viaggio, buona la prima con Beatrice Filippini

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Sold out per Beatrice Filippini alla rassegna autunnale “Aperilibro in viaggio”, organizzata dal Gruppo di Lettura Carmagnola.

Aperilibro in Viaggio Beatrice Filippini
Il salone degli Antichi Bastioni sold out per la prima serata dell’Aperilibro in Viaggio 2020 (foto di Ferdinando Car’retto)

Successo per l’incontro agli Antichi Bastioni con la scrittrice e viaggiatrice Beatrice Filippini, prima ospite della rassegna autunnale “Aperilibro in viaggio”, organizzata dal Gruppo di Lettura Carmagnola.

Filippini, in sella alla sua bicicletta Brompton, ha percorso 11.500 chilometri partendo da Santa Marta, all’estremo nord della Colombia, per arrivare a Puerto Williams, punto continentale estremo del Sud America, nella Terra del Fuoco cilena.

Il tutto è raccontato nel libro “Pedalande” (edizioni Terra Santa, disponibile alla biblioteca civica di Carmagnola), presentato ai Bastioni davanti a una sala gremita, pur nel rispetto delle regole di distanziamento sociale.

Aperilibro in Viaggio Beatrice Filippini
Beatrice Filippini agli Antichi Bastioni di Carmagnola, dove ha presentato il suo libro “Pedalande” (foto di Ferdinando Car’retto)

L’idea di attraversare l’America Latina in bicicletta l’avevo in mente da molto tempo. All’età di diciotto anni mi sarebbe piaciuto partire e affrontare questo lungo viaggio, ma sapevo che il progetto non sarebbe piaciuto ai miei genitori e per qualche tempo l’ho lasciato in soffittaha raccontato l’autriceFrequentavo la Facoltà di Infermieristica dell’Università di Milano, scoprendo, dopo aver superato il test di ammissione, che le aule della Facoltà sono a Monza. Quattro ore di viaggio al giorno da Milano dove vivevo e la sede di studio”.

Due bici dei nonni (recuperate in cantina), riverniciate una di verde acido e l’altra di nero, una ripassata ai freni e sono pronte. La prima da usare da casa alla stazione milanese; la seconda da quella monzese all’università.
Tutto risolto? Solo per poco tempo, perché la bici monzese viene sistematicamente rovinata da teppisti che rubano sella, manopole, strappano i fili dei freni. “Più volte ho rischiato di arrivare in ritardo a lezioni ed esami perché la mia bici era stata vandalizzata”.

Seconda soluzione: acquistare una bici pieghevole. Beatrice si informa, ricerca e studia. Alla fine opta per una Brompton, la regina delle bici pieghevoli per caratteristiche tecniche. Ma anche la più cara. “Avevo ricevuto un contributo di 800 euro dall’università che avrei investito per acquistare la bicicletta, anche se avrei dovuto aggiungerne quasi altrettanti di tasca mia”.

Ma ancora una volta il destino non abbandona la futura viaggiatrice e, in un negozio specializzato, trova una Brompton di un anno proprio a 800 euro. Amore e acquisto a prima vista. Amore che dura nel tempo, visto che Beatrice ha condiviso con lei la sua avventura sudamericana e l’ha portata con sé pure sul palco carmagnolese degli Antichi Bastioni.

Laureata, si trasferisce a lavorare a Londra e a fine 2016 decide di partire, lasciando l’impiego. “In Italia sarebbe stato più difficile, perché avrei avuto difficoltà a rientrare nel mondo del lavoro, mentre a Londra ero tranquilla di ritrovare un impiego appena rientrata”.
Nel febbraio successivo inizia il lungo viaggio, magistralmente descritto nelle pagine del libro fra poesia, sentimenti e riflessioni.

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Nella serata, animata da Alessia Respighi e Maurizio Liberti, tradizionale voce del Gruppo di Lettura Carmagnola, Beatrice ha raccontato i fatti colorandoli con le emozioni. “Dopo sette giorni dalla partenza mi hanno scippato lo zaino con tutta la mia attrezzatura ultra tecnologica che avevo acquistato prima della partenza. Ho avuto un attimo di scoramento, poi alla stazione di polizia di Cartagena mi indicano una famiglia di Milano che vive nella città colombiana”.

Un’avventura che ha insegnato molto a Beatrice. Dal fatto che non sono necessari una tenda e abbigliamento di tecnologia avveniristica per affrontare le temperature glaciali delle cime più alte delle Ande (anche 20 gradi sotto zero) e torride dei deserti.

Un’avventura che ha reso Beatrice Filippini molto più ricca, che le ha insegnato ad apprezzare la bellezza del vivere lento (pedalando in salita con una bicicletta) facendo amicizia con mille persone diverse, fra i quali un motocilista asiatico che le ha scattato la splendida foto di copertina del libro. Fino ad arrivare Puerto Williams, la vera “fine del mondo”, dove la vita ha un sapore magico a noi sconosciuto. Per tornare quindi alla vita normale con un lunghissimo viaggio in camion verso Buenos Aires, la difficoltà del distacco da un’esperienza meravigliosa, risalire controvoglia in aereo per rientrare a Londra e riprendere una vita quotidiana che inizialmente le è sembrata strana.

Il prossimo appuntamento con l’Aperilibro in Viaggio, il 22 ottobre, vedrà protagonista il giornalista e scrittore Luca Iaccarino con “Qualcuno sta uccidendo i più grandi cuochi di Torino”. Si terrà sempre agli Antichi Bastioni di Carmagnola, con prenotazione obbligatoria al numero 392-5938504.

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