Il Carmagnolese.it

Anche in zona rossa le donazioni di sangue non si fermano

La richiesta di sangue e di plasma nelle strutture mediche non si ferma e, per questo motivo, le donazioni continuano, anche in zona rossa.

Le donazioni di sangue e di plasma continuano anche in zona rossa

Le donazioni di sangue e di plasma non si fermano, nemmeno in zona rossa, data la grande richiesta negli ospedali: i dati del Centro Nazionale Sangue sottolineano, infatti, come ogni giorno 1.800 pazienti necessitino di trasfusioni.

A questo proposito, Vincenzo De Angelis, direttore del Centro dichiara: “L’appello che rivolgiamo ai donatori, anche a quelli che vivono nelle zone rosse e arancioni, è quello di continuare a donarele trasfusioni sono un livello essenziale di assistenza, che deve essere garantito, quindi non si possono fermare le donazioni”.

Per questo motivo, l’ultimo DPCM fa rientrare questa pratica nelle “situazioni di necessità” previste dall’autocertificazione, permettendo così lo spostamento dei donatori da e verso i servizi trasfusionali e le unità di raccolta, all’interno e al di fuori dei territori per cui esistono le limitazioni.

Fidas Carmagnola, un concreto segno di solidarietà e responsabilità

Per poter donare, occorre essere in buona salute. Rimane inoltre necessaria la prenotazione per evitare affollamenti all’interno degli ambulatori, in modo da proteggere donatori e personale sanitario addetto. Durante la chiamata di prenotazione, viene effettuato un triage preliminare.

In generale, non può donare per due settimane chi è stato a stretto contatto con un positivo Covid-19 certificato a meno che non sia stato effettuato un tampone con esito negativo allo scadere del decimo giorno di isolamento.

La sospensione alla donazione è inoltre valida per chiunque sia tornato da un viaggio dalla Romania o dai paesi al di fuori dell’Unione Europea, eccetto la Gran Bretagna, la Norvegia, la Svizzera, l’Islanda, il Principato di Andorra, il Liechtenstein, la Città del Vaticano e la Repubblica di San Marino. Non è sospesa invece per coloro che, al rientro di un viaggio da qualsiasi Stato, effettuino obbligatoriamente il tampone che risulta negativo.

Chi ha contratto il Covid-19, ma è asintomatico può donare solo dopo il periodo di isolamento e il tampone negativo. Al contrario, i sintomatici possono donare a seguito di un tampone negativo, da fare non prima di tre giorni dopo la fine dei sintomi.

Covid-19: rallenta la curva dei contagi; sesta terapia intensiva al San Lorenzo