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Anche a Carmagnola volano gli stracci tra PD e M5S

Dopo la rottura a livello nazionale, arrivano anche a Carmagnola le ripercussioni sull’alleanza tra PD e M5S, che avevano corso insieme a sostegno di Angelo Elia.

Dopo la crisi dell’alleanza politica a livello nazionale, è dura rottura anche a Carmagnola tra PD e M5S

La rottura a livello nazionale tra PD e M5S, successiva alla caduta del Governo Draghi, ha ripercussioni anche a Carmagnola, con un durissimo scambio di post su Facebook tra il segretario cittadino del Partito Democratico, Angelo Piccolo, e la pagina ufficiale del Movimento 5 Stelle.

Va nel cassetto anche in città, quindi, l’alleanza che aveva portato al sostegno da parte dei pentastellati alla candidatura a sindaco di Angelo Elia, storico esponente del centro-sinistra carmagnolese, poi sconfitto al primo turno dalla sindaca uscente Ivana Gaveglio.

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In questi anni molti commentatori Tv hanno prestato il fianco al movimento 5 stelle ripetendo uno slogan coniato da Grillo e company: il movimento è un argine al populismo, intercetta quei voti per non fare andare il Paese alla deriva -ha scritto Piccolo sui social- A me è parso sempre chiaro che il M5S è stata la più grande presa in giro che si sia mai vista in politica in Italia, dimostrazione ne è che hanno cambiato idea e disapplicato gran parte dei loro punti ideologici, e ampliata ancora di più dall’avere espresso il più incapace dei Presidenti del Consiglio, Giuseppe Conte“.

Aggiunge il segretario del PD di Carmagnola: “La conclusione non poteva che essere un voto allineato alle altre forze populiste (Lega e FdI) per mandare a casa il presidente più illustre che potessimo avere in questo momento. È bene ricordarcene alle prossime elezioni, perché le forze populiste non possono che aggiungere macerie alle macerie, come ampiamente dimostrato“.

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Immediata la replica del M5S di Carmagnola, con un comunicato anch’esso diffuso tramite Facebook: “Apprendiamo con stupore che dal luglio 2021 e fino ad oggi abbiamo collaborato in modo schietto e sincero con chi in realtà era ed è incapace di superare le proprie becere convinzioni, incapace di confrontarsi serenamente e lealmente pur nella differenza di opinioni e pensiero -scrivono gli esponenti pentastellati- Le dichiarazioni del segretario del PD carmagnolese manifestano altresì una squallida travisazione degli accadimenti volta a malcelare la realtà dei fatti: è il PD ad aver votato insieme a forze di destra, non il M5S che si è astenuto restando in aula, ed è sempre il PD che ha sostenuto, un presidente del Consiglio che ha palesemente ignorato tutti e nove i punti indicati dal M5S, volti al sostegno di cittadini ed imprese in un momento di crisi!“.

Prosegue il comunicato: “Lo squallido uso del termine ‘populista’ fatto dal segretario del PD Carmagnolese, non fa altro che evidenziare il loro totale disinteresse verso il bene comune dei cittadini. Non possiamo fare altro che constatare, qui a Carmagnola, il desiderio sempre presente del PD di tradire qualunque parola e qualunque accordo in virtù, probabilmente, del proprio vantaggio ed interesse“.

Concludono dal Movimento 5 Stelle: “La più grande presa in giro per la politica italiana è stata innegabilmente quel partito, il PD, che doveva rappresentare un ideale di centrosinistra e che nella realtà ha vissuto nella connivenza governativa del centrodestra prima e con il continuo tradimento di ideali ed elettori dopo! Questo periodo elettorale si apre con la realtà che traspare chiara: al PD non interessa niente se non l’interesse del PD stesso, con buona pace degli elettori“.

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