Tanti progetti artistici per la giovane carmagnolese Sara Porello, in arte Anais, appassionata di manga e illustrazione. Le sue opere di recente sono state esposte al Circolo Margot.
L’Arte -in primis quella del mondo manga, i fumetti giapponesi- è la costante della vita di Anais, da quando era piccola («all’asilo gli altri bambini correvano e giocavano, io volevo sempre disegnare con le matite») fino a oggi, 28 anni, un lavoro come programmatrice e web designer oltre a fare l’illustratrice freelance.
Lei è Sara Porello, occhi azzurri e sorriso dolce, amante degli animali e del K-Pop. È nata e cresciuta a Carmagnola, anche se ora trascorre la maggior parte della sua vita in un paesino dell’Alta Langa.
Pochi, però, la chiamano con il suo nome di battesimo: per quasi tutti, infatti, lei è Anais. «Si tratta di un nome d’arte che per me ha molti significati -spiega- Mia nonna si chiamava così, anche se scritto con la dieresi; è la protagonista di un libro che mi ha cambiato la vita, con la quale ho sempre sentito una forte affinità, e rappresenta la Dea persiana della guarigione. Inoltre mi piace perché la sua unicità, in quanto non ha traduzioni nelle varie lingue».
Nel frattempo ha sempre continuato a coltivare la passione per il disegno, riproducendo i personaggi dei fumetti preferiti e inventandone di suoi.
«Lui mi ha formata anche come programmatrice, ma lasciando comunque grande spazio alla mia creatività e permettendomi di crescere sia dal punto di vista professionale che artistico», racconta.
«Abbiamo pubblicato un primo libro, intitolato “13 Anime”, che tocca tanti temi: sociali, politici, ambientali -dettaglia- È un progetto che mi sta coinvolgendo molto».
In parallelo, insieme a tre amiche (Miro, Alma e Federica Di Meo, quest’ultima anche illustratrice per Panini), ha dato vita a una Comunità artistica denominata GIAC – Genshin Italian Artist Community, che riunisce tutti i fan italiani del videogame Genshin Impact, un gioco di ruolo cinese famoso in tutto il mondo.
«Ci sono collezionisti, giocatori, cosplayer e disegnatori, tutti insieme grazie a questa passione comune: un segno di come l’Arte possa unire le persone -racconta Sara/Anais- Inoltre, i proventi di questo progetto vengono dati interamente in beneficenza».
Nei suoi occhi brillano ora tantissimi sogni per il futuro. «Spero di poter continuare le tante belle collaborazioni che ho adesso e, nel frattempo, vorrei pubblicare i miei primi lavori individuali -svela- Punto a propormi innanzitutto all’editoria francese, che al momento è quella che dà maggiori opportunità di crescita».
«Aver esposto lì è stato molto bello per me: si tratta, infatti, di un luogo che è stato molto importante nella mia vita, soprattuto da ragazza. Il mio punto di ritrovo con gli amici carmagnolesi», conclude l’artista.
Chi volesse conoscerla virtualmente può seguire il suo profilo Instagram @anaissketchbook e sostenerla tramite KoFi.
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