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Anais, l’illustratrice carmagnolese che punta sull’Arte come mezzo per unire le persone

Tanti progetti artistici per la giovane carmagnolese Sara Porello, in arte Anais, appassionata di manga e illustrazione. Le sue opere di recente sono state esposte al Circolo Margot.

La carmagnolese Sara Porello, in arte Anais

L’Arte -in primis quella del mondo manga, i fumetti giapponesi- è la costante della vita di Anais, da quando era piccola («all’asilo gli altri bambini correvano e giocavano, io volevo sempre disegnare con le matite») fino a oggi, 28 anni, un lavoro come programmatrice e web designer oltre a fare l’illustratrice freelance.

Lei è Sara Porello, occhi azzurri e sorriso dolce, amante degli animali e del K-Pop. È nata e cresciuta a Carmagnola, anche se ora trascorre la maggior parte della sua vita in un paesino dell’Alta Langa.

Pochi, però, la chiamano con il suo nome di battesimo: per quasi tutti, infatti, lei è Anais. «Si tratta di un nome d’arte che per me ha molti significati -spiega- Mia nonna si chiamava così, anche se scritto con la dieresi; è la protagonista di un libro che mi ha cambiato la vita, con la quale ho sempre sentito una forte affinità, e rappresenta la Dea persiana della guarigione. Inoltre mi piace perché la sua unicità, in quanto non ha traduzioni nelle varie lingue».

Prima di diventare Anais, Sara ha studiato come grafica pubblicitaria a Savigliano («inizialmente mi ero iscritta ad Agraria, ma non era la mia strada»). Qui ha avuto anche la possibilità di entrare a contatto con il mondo del web design, grazie ad alcuni corsi pomeridiani tenuti volontariamente da un professore della scuola.

Nel frattempo ha sempre continuato a coltivare la passione per il disegno, riproducendo i personaggi dei fumetti preferiti e inventandone di suoi.

Proprio in ambito artistico ha conosciuto il suo attuale “capo”, Sebastian Zdrojewski, esperto di sicurezza digitale e fondatore della Rights Chain di Milano, una società che si occupa di supportare artisti e creatori di contenuti nel gestire e proteggere la loro proprietà intellettuale nell’era digitale.

«Lui mi ha formata anche come programmatrice, ma lasciando comunque grande spazio alla mia creatività e permettendomi di crescere sia dal punto di vista professionale che artistico», racconta.

Proprio con una collega, Alganori, oggi collabora come illustratrice alla realizzazione di un progetto artistico fantasy-mistery lanciato dalla scrittrice Amanda D. Shawn, tra magia, esoterismo e fatti storici reali.

«Abbiamo pubblicato un primo libro, intitolato “13 Anime”, che tocca tanti temi: sociali, politici, ambientali -dettaglia- È un progetto che mi sta coinvolgendo molto».

In parallelo, insieme a tre amiche (Miro, Alma e Federica Di Meo, quest’ultima anche illustratrice per Panini), ha dato vita a una Comunità artistica denominata GIAC – Genshin Italian Artist Community, che riunisce tutti i fan italiani del videogame Genshin Impact, un gioco di ruolo cinese famoso in tutto il mondo.

«Ci sono collezionisti, giocatori, cosplayer e disegnatori, tutti insieme grazie a questa passione comune: un segno di come l’Arte possa unire le persone -racconta Sara/Anais- Inoltre, i proventi di questo progetto vengono dati interamente in beneficenza».

Federica, in particolare, è diventata un punto di riferimento, non solo artistico, per la giovane carmagnolese: «C’è stato un momento, una decina di anni fa, in cui avevo pensato di smettere di disegnare, di abbandonare per sempre questo mio sogno di bambina. Poi mi sono imbattuta in Somnia, un suo fumetto che parla di sogni. E che ha acceso una nuova scintilla in me. Da allora ho preso sul serio il disegno e l’arte».

Nei suoi occhi brillano ora tantissimi sogni per il futuro. «Spero di poter continuare le tante belle collaborazioni che ho adesso e, nel frattempo, vorrei pubblicare i miei primi lavori individuali -svela- Punto a propormi innanzitutto all’editoria francese, che al momento è quella che dà maggiori opportunità di crescita».

Intanto le opere di Anais sono state di recente molto apprezzate anche a Carmagnola, presentate in una mostra allestita al Circolo Margot.

«Aver esposto lì è stato molto bello per me: si tratta, infatti, di un luogo che è stato molto importante nella mia vita, soprattuto da ragazza. Il mio punto di ritrovo con gli amici carmagnolesi», conclude l’artista.

Chi volesse conoscerla virtualmente può seguire il suo profilo Instagram @anaissketchbook e sostenerla tramite KoFi.

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