Alias per il personale transgender, Asl TO5 contro le discriminazioni

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Misure anti-discriminazione per il personale transgender dell’Asl TO5, che può ora attivare la cosiddetta “carriera alias”, cambiando nome e genere.

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Manifestazione per la tutela dei diritti delle persone transgender: con il nuovo regolamento sull’identità alias, anche l’Asl TO5 fa la sua parte [immagine di repertorio – foto di Ted Eylan per CATS Center for Applied Transgender Studies]
L’Asl TO5 fa un importante passo avanti sul tema dei diritti civili attivando la possibilità della cosiddetta “carriera alias”, che permette al proprio personale transgender di adottare un genere e un nome differenti da quello assegnato alla nascita.

Si tratta di un provvedimento che l’Azienda sanitaria ha adottato sulla base della normativa nazionale ed europea in tema di Pari Opportunità sul posto di lavoro, per combattere la discriminazione fondata sull’orientamento sessuale o l’identità di genere.

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«Con l’adozione di uno specifico regolamento in materia, si intende rispondere alle esigenze dei/delle dipendenti in transizione di genere, prevedendo la possibilità di utilizzare un “nome di elezione” in attesa che il percorso di rettificazione di attribuzione anagrafica di sesso, previsto dalla legge 164/1982, porti al rilascio della documentazione definitiva», spiegano dall’Asl.

L’identità Alias è pertanto provvisoria e transitoria. «È utilizzabile esclusivamente all’interno dell’azienda e viene attribuita al fine di garantire ai/alle dipendenti, nella delicata fase della transizione di genere, la possibilità di vivere in un ambiente di lavoro sereno, attento alla tutela e alla dignità della persona, nel reciproco rispetto delle libertà e dell’inviolabilità della persona», si legge nel documento, proposto dal commissario Bruno Osella e dal direttore delle risorse umane, Gerardantonio Coppola.

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Per attivare l’identità alias, il personale dell’Asl TO5 (medici, infermieri, Oss, amministrativi, ecc.) deve semplicemente rivolgersi a uno specifico referente interno; tutto il processo viene svolto nel rispetto dei principi di privacy e riservatezza.

Il nuovo nome è utilizzato sul badge aziendale e, dove necessario, sulla targhetta da posizionare alla porta dell’ufficio; viene anche attivato un indirizzo di posta elettronica corrispondente al nome elettivo.

Il percorso, previsto nel “Piano triennale sull’inclusione e la parità di genere 2024-2026”, era stato già sperimentato nel 2023 grazie a un protocollo firmato dall’Asl con la città di Nichelino per “la promozione di strategie condivise finalizzate al contrasto all’omotransnegatività e per l’inclusione delle persone LGBTQ+”.

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