Il cortile interno dell’ospedale carmagnolese San Lorenzo si è arricchito di una serie di percorsi riabilitativi studiati per incrementare le possibilità terapeutiche, a disposizione dei pazienti della Struttura Recupero e Rieducazione Funzionale. La realizzazione dell’intervento è stata possibile grazie ad Arica, l’Associazione nata a sostegno del reparto carmagnolese (che già in passato ha elargito importanti donazioni a favore dell’ospedale), in collaborazione con l’Istituto agrario del polo scolastico superiore “Baldessano Roccati” e l’Asl TO5.
«Questa struttura permette di sperimentare barriere architettoniche della vita reale nonché testare ausili idonei e personalizzati, favorire lo sviluppo di competenze di problem-solving e migliorare l’autostima in un ambiente più reale rispetto alle palestre e ai reparti –spiegano i promotori- Sono state infatti realizzate superfici calpestabili con irregolarità crescenti che comunemente possono essere ritrovate nella vita quotidiana: dalla pietra di Luserna liscia agli ovetti piemontesi; percorsi che i pazienti possono affrontare in modo progressivo, secondo un progetto prestabilito».
Nella porzione adiacente all’ingresso principale è stata eretta anche una struttura in acciaio in cui si ritrovano tutti gli elementi utilizzati per la rieducazione del cammino: dalle pendenze variabili del piano calpestabile alle altezze diverse delle scalinate presenti: «In questo ambiente, con tutte le influenze derivanti dall’ambiente esterno reale, il soggetto viene sottoposto dal fisioterapista a eseguire esercizi dalla complessità variabile, con la necessità di analizzare e controllare stimoli sempre crescenti». Il nuovo “giardino”, quindi, è da ritenersi uno strumento a tutti gli effetti del percorso medico: «Studi scientifici hanno dimostrato che la natura e il verde riducono i giorni di ospedalizzazione e le dosi di antidolorifici, migliorano la concentrazione e l’attenzione, fanno calare depressione e stress, accorciano i periodi di riabilitazione –confermano gli specialisti- Il giardino terapeutico è pertanto un alleato della terapia riabilitativa, offrendo una vasta gamma di benefici fisico-comportamentali. Rappresenta inoltre la risposta al bisogno della persona di stare a contatto con la natura e di socializzare con le altre persone».
Inoltre, come sottolineano dall’Asl, questa rappresenta una tappa fondamentale verso la progressiva specializzazione in senso riabilitativo del San Lorenzo di Carmagnola e nell’organizzazione del post-acuzie per l’intera area Torino sud.
Piergiorgio Sola