Un addio carico di emozioni per la storica macelleria Boccardo di Piobesi Torinese

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I coniugi Boccardo, titolari dell’omonima macelleria di Piobesi Torinese, hanno abbassato per l’ultima volta la serranda dopo 44 anni di attività ininterrotta. Anche la Filarmonica piobesina per festeggiarli.

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I coniugi Boccardo al termine dell’ultima mattina di lavoro nella loro storica macelleria di Piobesi Torinese

Oggi, sabato 18 gennaio 2025, alle ore 12:30, dopo 44 anni di attività ininterrotta, i coniugi Matteo Boccardo e Grazia Lovera hanno abbassato per l’ultima volta la saracinesca della loro storica macelleria in corso Italia, a Piobesi Torinese.

Questa volta il negozio non ha chiuso per la solita pausa pranzo, spesso trascorsa a preparare ordini di carne o succulenti piatti di gastronomia per gli affezionati clienti, ma si tratta dell’avvio della meritata pensione per Matteo e Grazia.

Ad accoglierli e festeggiarli, alla chiusura, erano presenti i giovani musici della Filarmonica Piobesina, che hanno tributato un omaggio in musica ai due coniugi.

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Un momento dei festeggiamenti tributati dalla Filarmonica Piobesina ai coniugi Boccardo

La macelleria Boccardo è stata infatti più di un semplice negozio, difendendo negli anni un vero e proprio punto di riferimento per generazioni di clienti.

Matteo e Grazia, volti e anima di questa attività, salutano con affetto e con un minimo di rammarico:«Fare questo mestiere significa metterci il cuore, è una scelta di vita, una vocazione», racconta lui, con la voce carica di emozione.

«Abbiamo sperato a lungo che qualcuno potesse continuare la nostra storia, ma, nonostante i nostri sforzi, nessuno si è fatto avanti -prosegue- Così, i locali che per anni sono stati il nostro mondo rimarranno vuoti».

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La macelleria Boccardo aveva visto la luce il 2 febbraio 1981, un anno prima del matrimonio dei due titolari. Da allora, Matteo e Grazia hanno costruito la loro reputazione su un principio imprescindibile: la qualità.

La carne, rigorosamente a chilometro zero, proveniva da animali allevati a Castagnole e macellati a None. Ma la macelleria era molto più di questo: era tradizione, cultura del cibo e un legame indissolubile con i clienti.

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«Abbiamo sempre offerto ricette che raccontano storie, come i salami fatti in casa seguendo antichi procedimenti, preparati con carne proveniente da cascine di fiducia -dichiarano- Ci lascia un po’ di tristezza nel cuore pensare che tutto ciò non possa essere trasmesso a qualcuno che ne possa far tesoro. Ma ormai abbiamo 68 e 65 anni, sentiamo che è arrivato il momento di fermarci. I nostri figli hanno preso strade diverse, e noi accettiamo questa scelta».

E concludono: «Il ricordo più caro sarà sempre quello dei nostri clienti: abbiamo condiviso con loro non solo il lavoro, ma anche la vita, le abitudini, le gioie e le difficoltà. Per noi è un cambio di vita immenso. Porteremo sempre nel cuore tutto l’affetto e i momenti indimenticabili vissuti in questi anni».

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