Il Comune di Carmagnola rilancia sugli accertamenti relativi ai mancati pagamenti della tariffa rifiuti (TARI), puntando a incassare quanto dovuto per gli anni 2020 e 2021: mancano all’appello oltre quattromila bollette, per un totale che supera gli 1,2 milioni di euro.
Con un nuovo incarico per la riscossione coatta conferito alla società Area Srl di Mondovì, il Comune di Carmagnola ha avviato un ulteriore round di accertamenti relativi ai mancati pagamenti della tariffa rifiuti (TARI) negli anni passati.
Sotto la lente della concessionaria stanno per finire, in particolare, le annualità 2020 e 2021, per le quali risultano mancare all’appello circa 4.400 versamenti, per un totale di oltre 1,2 milioni di euro.
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Nel dettaglio, sono 2.242 le posizioni ancora aperte riferite al 2020, per un importo di 603 mila euro, mentre per l’anno successivo risultano da chiudere 2.121 posizioni, pari a un valore di 612 mila euro.
Per la gestione dell’intero ciclo di riscossione -che comprende le fasi stragiudiziale e coattiva- la ditta monregalese dovrebbe andare a incassare 82 mila euro di aggio, oltre a un rimborso stimato in 110 mila euro (IVA inclusa) per le spese di procedura, i costi di azioni cautelari/esecutive e le spese postali, da suddividere sulle annualità 2024, 2025, 2026 e 2027 secondo l’esigibilità.
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