A Virle si può firmare per la proposta di una tassa sui grandi patrimoni

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A Virle Piemonte, in municipio, è possibile sottoscrivere il progetto di legge di iniziativa popolare a favore di una tassa sui grandi patrimoni, promosso dal partito Sinistra Italiana.

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La locandina della raccolta firma per la legge di iniziativa popolare a favore di una tassa sui grandi patrimoni, promossa dal partito Sinistra Italiana (foto: Comune di Virle Piemonte)

All’ufficio della segreteria del municipio di Virle Piemonte è possibile firmare per una proposta di legge di iniziativa popolare, a favore dell’istituzione di una tassa ordinaria sostitutiva sui grandi patrimoni.

La proposta giunge dal partito Sinistra Italiana ed è attiva a livello nazionale, su tutto il territorio italiano; la raccolta firme scadrà l’11 dicembre 2021.

In Italia l’1% più abbiente possiede il 25% della ricchezza complessiva, mentre il 60% più
povero si deve accontentare del 15%. Si tratta di una differenza abissale nel rapporto con la proprietà, che si riflette in una società scissa fra chi gode di privilegi e opportunità senza precedenti, e chi invece non riesce nemmeno a godere di quelli che dovrebbero essere i beni costituzionalmente garantiti. Milioni di persone sono infatti esclusi di fatto dall’accesso alla casa, all’istruzione, alle cure sanitarie, persino ad una alimentazione sufficiente -è la riflessione portata avanti dal partito Sinistra Italiana nel presentare il progetto di leggeSiamo tutti colpiti dalle immagini delle file sempre più lunghe davanti alle mense solidali, che sono diventate uno dei simboli della crisi che stiamo attraversando. La stagione della pandemia ha infatti ulteriormente allargato la forbice fra pochi che erano già ricchi e ha visto crescere sensibilmente il proprio patrimonio e milioni di italiani che hanno attraversato una lunga fase di disoccupazione, cassa integrazione, sospensione o perdita delle proprie attività. Ha inoltre dimostrato quanto i tagli alla spesa pubblica, e in particolare alla scuola, alla sanità e ai trasporti pubblici, ci abbiano reso vulnerabili, mettendo a repentaglio la nostra economia e la nostra stessa vita“.

La proposta del partito è quindi quella di cancellare le imposte patrimoniali esistenti sulle persone fisiche (IMU) e l’imposta di bollo sui dossier titoli e conti correnti; si prospetta l’introduzione di una tassa unica e progressiva con franchigia di 500 mila euro. “Prevediamo inoltre una clausola di neutralità fiscale per i Comuni, che saranno indennizzati in pari importo delle minori entrate da IMU, e pesanti sanzioni per chi tenti di sottrarre parti di patrimonio all’imponibile. Sarà il Governo con apposito decreto a determinare le modalità di valutazione del valore delle diverse categorie di asset patrimoniale. In questo modo riteniamo di introdurre un principio profondamente egualitario nel sistema fiscale italiano, che al contempo ci consente di ottenere una dote aggiuntiva di risorse stimabile in almeno 10 miliardi di euro“, spiegano nel presentare il progetto.

Questa somma sarebbe destinata a un fondo dal nome “Articolo 3” finalizzato a realizzare interventi e progetti a sostegno della sanità e della scuola pubblica, del welfare, dell’edilizia popolare e della qualità urbana. “La nostra proposta chiede in conclusione un contributo ordinario alla minoranza più ricca del paese, per garantire a tutti i nostri concittadini migliori condizioni di accesso a beni e servizi essenziali e il pieno godimento dei propri diritti costituzionali“, è la conclusione di Sinistra Italiana.

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