Svelato il primo ospite del Foro Festival 2023 a Carmagnola: Enrico Brignano

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In attesa di conoscere il programma completo della nuova Fiera del Peperone di Carmagnola 2023, è stato svelato il primo super-ospite del Foro Festival, in scena il 2 settembre: l’attore e comico Enrico Brignano.

Enrico Brignano Carmagnola
Enrico Brignano è il primo “Big” annunciato per il Foro Festival 2023 di Carmagnola: andrà in scena il 2 settembre

In attesa di conoscere (a fine giugno) il programma completo dell’edizione 2023 della nuova Fiera del Peperone di Carmagnola -targata Puro Stile Italiano e Reverse– è stato svelato il nome del primo super-ospite del Foro Festival, che il 2 settembre salirà sul palco del foro boario di piazza Italia: si tratta dell’attore e comico Enrico Brignano.

Il Foro Festival sarà infatti una delle tappe del tour del suo spettacolo “Ma… diamoci del tu!”, definito «un concentrato di comicità irriverente pronto a far ridere tutta la città di Carmagnola».

I biglietti sono già in prevendita sul circuito TicketOne, con prezzi a partire da 46 e fino a 69 euro a seconda del settore, in linea con i costi in altre località italiane.

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Brignano, romano, classe 1966, è un comico, attore, regista e conduttore “dai mille volti”, cresciuto alla scuola di Gigi Proietti e diventato famoso grazie ai suoi sketch a “La sai l’ultima?” e “Scherzi a parte”, prima di approdare a Zelig.

Tanti anche i film e le serie tv in cui ha recitato, oltre a numerosi spettacoli portati in scena nei teatri e nelle piazze di tutta Italia.

“Ma… diamoci del tu!” è il suo show più recente. Così lo descrive lo stesso Enrico Brignano: «Darsi del tu oggi è ormai la prassi, mentre il “lei” sembra qualcosa di arcaico e formale. Per dire, quando ti chiamano dal call center per discutere che so, la tariffa telefonica, oppure per proporti di investire l’eredità di pora nonna in criptovalute, usano il lei, probabilmente per renderti più difficile il mandarli a quel paese. Il “lei” è burocratico, lo si usa con le forze dell’ordine o al Comune, ma del resto il “tu” che lo sta sostituendo è vuoto, non porta con sé quella confidenza vera, quella familiarità che intendo io. Ultimamente poi, dopo la pandemia che ha acuito le distanze, il tu è diventato ancora più un fatto di forma, ma non di sostanza. E siccome io sono un uomo di sostanza –si dovrebbe capire già solo guardandomi– vorrei recuperare quel TU che ci siamo persi per strada. E ci aggiungo pure quel MA che resetta tutto, che azzera le distanze, che siano sociali, economiche o d’età».

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