“Il Carmagnolese” diffonde una video-testimonianza su come è stato vissuto il primo anno di guerra in Ucraina da parte di una famiglia residente nella capitale Kyiv.
Nei giorni dell’anniversario dell’aggressione russa, “Il Carmagnolese” diffonde una video-testimonianza su come è stato vissuto il primo anno di guerra in Ucraina da parte di una famiglia di Kyiv.
Si tratta di un mini-documentario realizzato dalla protagonista, Olena Gnes, ex giornalista e guida turistica nella capitale ucraina e nella zona di esclusione di Chernobyl, che lei stessa ha inviato al direttore Francesco Rasero, con cui collabora professionalmente da diversi anni.
Solidarietà con la popolazione ucraina, conclusa la missione carmagnolese
Il video –qui in versione integrale gratuita su YouTube, in inglese– ripercorre le settimane precedenti l’invasione da parte delle truppe di Putin (dalla preparazione degli zaini “di emergenza” al controllo dei rifugi anti-aerei) e i dodici mesi di conflitto, visti con gli occhi di una mamma di tre figli. Il marito, anch’egli giornalista, è stato arruolato per svariati mesi.
“Alla vigilia dell’anniversario ho avuto dei flashback. Ho cercato di evitarli, ma non ha funzionato. Così li ho affrontati –racconta la protagonista, che ha collaborato anche con le principali tv mondiali, a partire da BBC e CNN- Così in una notte ho realizzato questo documentario di 35 minuti sulla mia famiglia e sulla guerra russa in Ucraina. Sono stata delicata. Nessun contenuto scioccante. Nessuna immagine di morti, feriti o distruzioni. Si tratta del viaggio di una famiglia media ucraina che resiste alla guerra“.
Una testimonianza di prima mano che, pur non essendo direttamente “carmagnolese”, la nostra testata ha deciso di contribuire a divulgare, per far vedere uno spicchio in più del conflitto che da un anno insanguina l’Europa.
Un racconto che, forse più di tanti encomiabili approfondimenti dal fronte, permette a chi lo guarda di immedesimarsi nella realtà di una famiglia normale la cui vita è stata stravolta, da un giorno all’altro, da decisioni prese a chilometri di distanza.
