I ragazzi speciali di Angeli di Ninfa restaurano bambole per i bimbi in Ucraina

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I ragazzi speciali dell’Associazione “Angeli di Ninfa” hanno donato a “Il Carmagnolese” una ventina di bambole da loro restaurate, per donarle ai bimbi dell’Ucraina.

bambole ucraina
Alcuni dei ragazzi speciali di Angeli di Ninfa che hanno realizzato le bambole destinate ai piccoli profughi ucraini, seguendo il progetto lanciato dalla milanese Rebecca Di Biagio, che continua a fare loro da tutor

I ragazzi speciali dell’Associazione “Angeli di Ninfa”, che si occupa di favorire l’inclusione delle persone disabili all’interno della Comunità, hanno deciso di prendersi cura delle vecchie bambole che nessuno usa più, di restaurarle e di donarle, tramite “Il Carmagnolese”, ai bambini della popolazione ucraina.

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Il momento della consegna al direttore de “Il Carmagnolese”, Francesco Rasero, delle bambole e dei messaggi da inviare ai bambini ucraini: Angeli di Ninfa ha scelto il nostro giornale viste le due missioni umanitarie già portate a termine negli ultimi due mesi a supporto dei rifugiati in fuga dalla guerra

«Vengono prima selezionate, poi sono lavate con bagnoschiuma e ammorbidente per i capelli rovinati, ed infine realizziamo nuovi vestiti; c’è anche un cartello illustrato che spiega a tutti i vari passaggi da seguire -spiega Sabina Rendine, che coordina l’intervento di recupero delle bambole, ispirato dal progetto lanciato dalla milanese Rebecca Di BiagioIn media ne facciamo una in un paio di settimane; finora in totale ne abbiamo realizzate circa cento».

Una ventina sono state confezionate e consegnate al direttore Francesco Rasero, per essere quindi spedite a Cracovia, nella sede della Fondazione Agape, una Ong italiana che si occupa di accoglienza degli sfollati ucraini, in particolare donne e bambini.

Le vecchie bambole per l’inclusione dei ragazzi speciali di “Angeli di Ninfa”

Qui saranno distribuite ai piccoli profughi in fuga dalla guerra. Ad accompagnare le bambole anche alcuni disegni e messaggi realizzati dai ragazzi speciali di Angeli di Ninfa, destinati sempre ai rifugiati.

«Per il nostro giornale è un onore aver messo in contatto due realtà così lontane geograficamente ma assai vicine nello spirito che le anima: stare a fianco dei più deboli», commenta Rasero.

Matilda Ambrogio

Solidarietà dal Carmagnolese (e non solo) per i rifugiati ucraini a Przemysl