Ecco come sarà recuperata la chiesa di Sant’Agostino a Carmagnola

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Grazie ai fondi del PNRR è previsto un importante intervento di recupero della chiesa di Sant’Agostino e dell’intero complesso monastico nel cuore del centro storico di Carmagnola.

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La copertina del progetto realizzato dallo Studio Vairano di Torino per il recupero di Sant’Agostino, grazie al quale il Comune di Carmagnola ha ricevuto oltre tre milioni di euro dal PNRR

Grazie a più di tre milioni di euro in arrivo tramite il PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il Comune di Carmagnola si appresta a recuperare il suo bene culturale più prezioso: la chiesa di Sant’Agostino e le pertinenze dell’ex complesso monastico.

“Il Carmagnolese” è in grado di anticipare alcuni dettagli del futuro intervento, dal valore totale di 3,9 milioni, che dovrà essere iniziato entro un anno (giugno 2023) e terminato non oltre i primi tre mesi del 2026.

chiesa sant'agostino carmagnola
Il progetto prevede il recupero della chiesa di Sant’Agostino e dell’ex complesso monastico (“Casa delle Guardie) nonché del cortile interno

La chiesa diventerà uno spazio versatile e flessibile, dedicato a ospitare eventi culturali e sociali. L’edificio principale dell’ex Casa delle Guardie divieterà invece la sede dell’archivio storico e, all’ultimo piano, troveranno spazio anche aule studio per studenti. La manica laterale, rivolta su piazza Domenico Berti, sarà invece destinata alle associazioni.

Il ridisegno del cortile interno avrà inoltre la funzione di collegare le diverse funzioni presenti nel complesso, attraverso la sua vocazione pubblica: potrà infatti ospitare svariati eventi all’aperto, a partire da proiezioni e concerti.

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La chiesa sconsacrata di Sant’Agostino è il fulcro dell’intervento -spiegano dallo Studio Vairano, che ha curato la progettazione utilizzata per accedere ai fondi europei del PNRRL’ambiente di grande suggestione per la bellezza dei marmi, dei fregi e degli elementi architettonici, diventerà uno spazio flessibile, versatile, volto a ospitare eventi di promozione del territorio“.

Aggiunge il vicesindaco Alessandro Cammarata, assessore a lavori pubblici e cultura: “Le diverse attività renderanno la chiesa il principale polo culturale della nostra città, flessibile e vivace, restituendo all’edificio la centralità che un tempo possedeva“.

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Tra i possibili utilizzi della chiesa di Sant’Agostino, il Comune di Carmagnola ha ipotizzato la presenza di eventi culturali, musicali, teatrali; mostre ed esposizioni; workshop; premiazioni; vernissage; cerimonie civili; assemblee pubbliche, congressi e riunioni.

Nel proporre le varie destinazioni d’uso si è tenuto conto del valore storico e artistico dell’edificio, pensate per inserirsi armoniosamente nel contesto, senza quindi necessitare di interventi edilizi invasivi -specificano i progettisti- Lo spazio verrà munito delle tecnologie necessarie per il loro completo svolgimento“.

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La manica dell’ex Casa delle Guardie che si affaccia su via Bellini ospiterà al piano terra, primo e secondo l’archivio storico della Città di Carmagnola, corredato di tutti gli ambienti funzionali necessari ad una corretta fruizione.

Con i suoi manufatti, l’archivio storico rappresenta la più concreta testimonianza dell’identità storica del territorio e della città di Carmagnola, che qui verrà preservata e conservata“, sottolinea Cammarata.

Al secondo piano l’edificio ospiterà invece spazi dedicati ad aule studio e aule laboratorio per ragazzi e studenti di ogni età. Per la manica che si affaccia su piazza Domenico Berti sono stati pensati degli spazi da assegnare a fondazioni, enti e associazioni culturali, a partire dalla Pro Loco.

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Un altro spazio suggestivo è il cortile interno, che potrà essere sfruttato per lo svolgimento di eventi come cinema all’aperto, concerti, rappresentazioni teatrali e workshop -aggiungono gli architetti dello Studio Vairano- Il suo ridisegno mira a raccordare le diverse funzioni degli edifici e promuove l’accoglienza di diverse attività a
carattere pubblico, trasformandolo in un vero e proprio spazio di riferimento per la popolazione“.

I sottotetti presenti al di sopra della quarta navata della chiesa e del corridoio della scuola, infine, potranno essere anch’essi oggetto d’intervento e integrati nel progetto complessivo.

Un tempo utilizzati in parte anche come spazi di servizio dell’ex Casa delle Guardie, oggi si propone di riutilizzarli nel seguente modo: il sottotetto in corrispondenza della quarta navata verrà interessato esclusivamente da interventi volti alla sua musealizzazione, mentre il sottotetto in corrispondenza del corridoio sarà trasformato in spazio biblioteca/aula studio a disposizione del liceo Baldessano-Roccati“, concludono i progettisti.

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