Pranzo della Liberazione: la risposta del consigliere Sarno al sindaco Gaveglio

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Il consigliere regionale Diego Sarno replica alla lettera del sindaco di Carmagnola, Ivana Gaveglio, in merito al Pranzo della Liberazione del 25 aprile.

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Un momento del “Pranzo della Liberazione” che l’ANPI Carmagnola ha organizzato autonomamente, a Casa Frisco, per il 25 aprile 2022: vi ha partecipato anche il consigliere regionale Diego Sarno (foto @ Facebook)

Il consigliere regionale Diego Sarno (Partito Democratico) ha replicato alla lettera aperta inviatagli dal sindaco di Carmagnola, Ivana Gaveglio, in merito alla polemica relativa al Pranzo della Liberazione 2022 organizzato dall’ANPI. Ecco il testo integrale.

Gentilissima Sindaco,
le scrivo in merito alla sua “Lettera Aperta” inviatami sulla mia partecipazione alle celebrazioni del 25 Aprile, Festa della Liberazione, nella sua Città.

Le persone che pro-tempore rappresentano le istituzioni repubblicane, democratiche e antifasciste devono sempre svolgere il proprio ruolo coerenti a questi valori, con l’obiettivo di tutelarle sempre e difenderle da possibili attacchi e improbabili delegittimazioni.

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Su questa vicenda credo che si sia persa un’occasione di confronto e ricerca della verità, che per chi, come noi, ha temporaneamente una responsabilità istituzionale deve garantire più di qualunque altro.

Concordo con Lei che le persone che ci hanno votato, al netto delle posizioni politiche molto differenti, si aspettano prima di tutto la tutela delle nostre istituzioni e delle festività inserite nel nostro calendario laico repubblicano, come appunto il 25 aprile, il 27 gennaio, il 10 febbraio, il 21 marzo, il 2 giugno e il 4 novembre, per citarne solo alcune.

Per questo credo, con grande rispetto, che in questa occasione quella tutela sia stata in parte mancata.

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Come ha ricordato il Presidente dell’ANPI di Carmagnola “Esistono celebrazioni istituzionali che sono dovute. […] E poi ci sono eventi dove si partecipa perché ci si crede davvero”.

Forse, gentilissima Sindaca a qualche suo collega è mancata questa visione, definendo questo 25 aprile “Divisivo”. Come detto intervenendo al “Pranzo della Liberazione”, si può considerare divisivo il 25 aprile solo se la divisione la si traccia tra antifascisiti e fascisiti. E io, sia nei fatti che nelle parole, non ho nessun dubbio da che parte stare.

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Potendo entrare solo in parte nel merito del fatto concreto e particolare, che Lei legittimamente descrive puntualmente con date e orari (non entro in alcune frasi che considero poco opportune da parte di chi come lei oggi ricopre il ruolo di Sindaco di una città), posso convintamente riaffermare che la dichiarazione del consigliere comunale da lei delegato alla Consulta giovanile di Carmagnola abbia nella sostanza e nella formalità creato una netta distanza, non tanto con l’ANPI di Carmagnola ma, con il valore profondo del 25 aprile.

Dichiarazioni che se fossi stato in Lei avrei immediatamente smentito affermando che il 25 aprile, festa nazionale, non può essere né oggi, né domani considerata una festa divisiva. Questa sua presa di distanza avrebbe onorato e tutelato i tanti partigiani che hanno perso la vita per la nostra Repubblica.

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In ultimo non comprendo il Suo ultimo capoverso sul tema delle scorie nucleari, che nulla centra con il 25 aprile e con lo scivolone che avete commesso, ma che inserisce nella sua missiva per confondere e spostare l’attenzione: azione tipica della politica scaltra e populista.

Per restare nel merito, sono pronto a confrontarmi anche pubblicamente con Lei e con il consigliere comunale delegato alla Consulta giovanile sul senso profondo del 25 aprile e sul fatto ancora più specifico che la stessa celebrazione non può mai essere divisa, magari evento propedeutico al prossimo 25 aprile che con piacere e se invitato vivrò con la città di Carmagnola (preciso che quest’anno, come ogni anno, ho presenziato alle celebrazioni ufficiali nella mia città, Nichelino).

Ringraziandola per l’attenzione che ha voluto rivolgermi in merito alla mia presenza nella Sua città, Le porgo i miei cordiali saluti.

Diego Sarno
Consigliere regionale del Piemonte

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