Carmagnola: duro scontro tra Anpi e Comune sul 25 aprile

1063

L’organizzazione del Pranzo della Liberazione per il 25 aprile scatena lo scontro tra l’ANPI e il Comune di Carmagnola. Dura l’Associazione partigiani: “non collaboreremo più”.

anpi Carmagnola scontro Comune 25 aprile
Federico Cano Correa, presidente della sezione di Carmagnola dell’ANPI, che ha deciso di interrompere ogni collaborazione extra istituzionale con il Comune dopo le nuove polemiche sul 25 aprile

Ancora una volta le celebrazioni del 25 aprile, festa della Liberazione, dividono l’ANPI e il Comune di Carmagnola: al centro dello scontro, quest’anno, è finita l’organizzazione del “Pranzo della Liberazione”, in programma lunedì alle 12:30, dopo le commemorazioni ufficiali.

Lo avremmo voluto fare in una delle piazze cittadine (come avveniva in passato con l’analogo evento “Pranzo del Partigiano”, ndr) ma non è stato purtroppo possibile -dichiarano dalla sezione locale dell’Associazione partigiani- Qualcuno ha deciso di metterci i bastoni tra le ruote, nonostante da tanti anni lo si fosse sempre organizzato in un clima di collaborazione con il Comune. Grazie a un illuminato consigliere di maggioranza, invece, abbiamo appreso che tale evento era ritenuto ‘divisivo e tendenzioso’ e per questo l’attuale Amministrazione decideva di non supportare né patrocinare l’iniziativa“.

Carmagnola si prepara a celebrare la festa della Liberazione

Con un post sulla propria pagina Facebook, l’ANPI rende pubblici anche alcuni retroscena relativi ai giorni scorsi. “Ci è stato proposto di cambiare nome all’iniziativa e di fare un 25 aprile all’insegna della Pace in Ucraina: in questa maniera sì ci sarebbe stato il supporto tecnico-logistico da parte del Comune. Dopo una rapida consultazione interna abbiamo declinato l’offerta, rendendoci disponibili sin da subito a trovare un’altra data per un evento legato alla situazione ucraina, ma reputando che sia il 25 aprile che la guerra in Ucraina siano temi che meritano entrambi la massima attenzione …mischiarli a mo’ di moneta di scambio ci sembrava un’operazione ambigua alla quale non eravamo disposti a prestarci. In risposta siamo quindi stati invitati a procedere autonomamente“.

Per questo l’evento -che si terrà ugualmente, in collaborazione con la Consulta Giovanile Carmagnolese- sarà ospitato nella struttura (privata) di Casa Frisco, in via Savonarola, in modo da bypassare tutti gli aspetti organizzativi e burocratici di un evento in spazi pubblici.

Anche il Comune di Poirino celebra la festa della Liberazione

È veramente avvilente constatare che tanti Comuni a noi limitrofi, anche con Amministrazioni di centro-destra, abbiano dei cartelloni ricchissimi di eventi e di iniziative legate alla memoria della Resistenza e noi invece si debba faticare così per un pranzo, durante una giornata di festa nazionale come il 25 aprile -commenta Federico Cano, presidente della sezione ANPI carmagnolese- Avremmo fatto volentieri a meno dell’ennesima polemica, dell’ennesima difficoltà dell’affrontare questo tema, ma a quanto pare a qualcuno questa giornata proprio non va giù“.

Da qui la decisione di interrompere ogni cooperazione con l’Amministrazione al di fuori degli eventi istituzionali: “Prendiamo atto di questa chiarissima scelta e, con altrettanta chiarezza, comunichiamo che, escludendo le celebrazioni ufficiali cittadine, questo è stato l’ultimo anno dove abbiamo cercato una collaborazione del Comune per eventi legati al 25 aprile. Per noi basta così“.

“Pop History Gallery”: la mostra dell’Anpi al Circolo Arci Margot

Non è la prima volta, comunque, che la Festa della Liberazione crea scontro politico in città: durante la Giunta Surra, nel 2011, vi furono le polemiche legate al “divieto” di cantare “Bella Ciao” in occasione della commemorazione ufficiale.

Successivamente nel 2017, da poco insediatasi la prima Giunta Gaveglio, il canto partigiano tornò nell’occhio del ciclone, per la richiesta fatta dall’allora vicesindaco Inglese al Coro Moro, ospite degli eventi per il 25 aprile, di non inserirlo nel repertorio del proprio concerto.

Prosegue la polemica su “Bella ciao” e il Coro Moro