Bosco urbano di Carmagnola: diversi i danneggiamenti causati da animali

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L’assessore all’ambiente Roberto Gerbino ha constatato diversi danneggiamenti alle piantine del futuro bosco urbano di Carmagnola, tra via Valperga e via Almese: “causati dai morsi dei cani”.

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Una delle piantine danneggiate dagli animali, presumibilmente cani, all’interno del futuro bosco urbano di Carmagnola

Sta crescendo -non senza difficoltà- il futuro bosco urbano di Carmagnola, su un’area comunale di circa un ettaro situata tra via Valperga e via Almese, nella zona nord-est della città, dove circa due anni fa sono state piantati circa mille alberi di diverse specie.

Purtroppo abbiamo constatato che diverse piantine sono state rosicchiate, e anche rotte, a causa dei morsi dei cani: è un danno per tutta la Comunità carmagnolese -commenta l’assessore all’ambiente, Roberto Gerbino- Ricordo quindi ai proprietari dei cani che essi sono tenuti a far rispettare al proprio animale il verde pubblico, evitandone i danneggiamenti. C’è uno specifico articolo del regolamento comunale di Polizia urbana che, in caso di violazione, prevede una multa da 25 a 500 euro“.

Il ‘bosco urbano’ di Carmagnola è realtà

L’obiettivo del bosco urbano, una volta cresciuto, è quello di contribuire a ridurre la concentrazione di CO2 nell’aria e a migliorare il paesaggio urbano, garantendo la biodiversità.

Per questo il Comune di Carmagnola ha fatto piantare specie arboree e arbustive autoctone, selezionate per la resistenza all’inquinamento e l’adattamento alle condizioni climatiche locali, tra cui la Farnia, il Carpino bianco, l’Acero campestre e l’Olmo minore.

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L’intervento di forestazione è stato realizzato da Azzero CO2, società legata a Legambiente e al Kyoto Club, in un’ex area agricola di zona Lame, rimasta incolta negli anni precedenti, a qualche centinaio di metri in linea d’aria dalla Teksid e da via Torino, tra i punti con maggiore produzione di polveri sottili e anidride carbonica sul territorio carmagnolese.

L’operazione è avvenuta a costo zero per le casse comunali, grazie a fondi di sponsor privati che hanno coperto l’acquisto degli alberi, la preparazione del terreno, la piantumazione, oltre alla manutenzione del bosco per due anni, incluse irrigazione e potatura.

In futuro, una volta cresciuto, il bosco potrebbe in parte trasformarsi in parco cittadino, con panchine, percorsi interni e giochi per bambini.

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