Si presenta Piera Cavaglià, la nuova presidente della Consulta Giovanile Carmagnolese, scelta al posto dell’uscente Sara Martini alla guida dell’organismo cittadino.

E’ entrata ufficialmente in carica la nuova presidente della Consulta Giovanile Carmagnolese, Piera Cavaglià, che racconta a “Il Carmagnolese” i suoi piani e obiettivi per il futuro.
“Per me è un onore essere stata eletta alla guida della Consulta -esordisce- Credo nel progetto da quando la presidente uscente, Sara Martini, mi ha coinvolta, nel settembre 2019, durante il mio stage all’Informagiovani“.
Cavaglià, nel frattempo, si è già presentata ufficialmente al sindaco Ivana Gaveglio, affiancata dalla nuova vice-presidente è Anita Cavaglià, con Sara Martini che resta all’interno della Consulta con il ruolo di segretaria.
Come è entrata in contatto con la Consulta?
Inizialmente mi è stato proposto di partecipare a una serata, per conoscere le attività dell’organismo giovanile. Con il tempo, ho cominciato a intervenire sempre più spesso. Questa esperienza mi ha formato molto, coinvolgendomi nella realtà carmagnolese e facendomi capire quanto la Consulta sia utile per i giovani.
Quali sono gli obiettivi che si pone con questo mandato da presidente?
Innanzitutto quello di portare avanti il progetto della presidente uscente e poter fare conoscere la realtà della Consulta anche ai giovanissimi. Ci sta molto a cuore, infatti, la presenza di membri dai quindici ai sedici anni: è importante renderli partecipi delle decisioni e della vita cittadina, poiché un giorno prenderanno il nostro posto. Tuttavia, auspico a coinvolgere più persone possibili, senza alcun vincolo o pregiudizio, ma accogliendo le idee dei giovani e proponendo loro progetti sempre innovativi: dall’educazione civica nelle scuole alla Fiera del Peperone.
Come vede la Consulta Giovanile Carmagnolese e come giudica il lavoro svolto da chi l’ha preceduta?
La Consulta è una realtà molto aperta al confronto, che vorrei ampliare ulteriormente. Spero di essere all’altezza del mio ruolo e di quanto ha fatto Sara Martini, che ha saputo rendere Carmagnola una città vicina alle nuove generazioni.