Bottiglie arcobaleno per sostenere la Comunità LGBTQ+, un’idea made in Carmagnola

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L’imprenditore carmagnolese Dario Pecoraio ha lanciato la vendita in tutta Italia di “bollicine” in bottiglie arcobaleno, devolvendo parte del ricavato a un’Associazione che tutela i ragazzi LGBTQ+: “la discriminazione fa male alla società”.

bottiglie arcobaleno
Dario Pecoraio con le bottiglie arcobaleno True Colors Cava

La discriminazione fa male alla società: costruiamo un mondo migliore e più tollerante“: con questo messaggio, l’imprenditore carmagnolese Dario Pecoraio, 40 anni, titolare dei noti locali cittadini Barcelona e Centro 1861, ha lanciato la vendita in tutta Italia di “bollicine” confezionate in bottiglie arcobaleno per sostenere, tramite gli incassi, la Comunità LGBTQ+ e combattere l’intolleranza.

Parte del ricavato dell’operazione, infatti, viene devoluta all’Associazione Quore di Torino, una realtà che si prende cura di ragazzi e ragazze -spesso molto giovani- allontanati dalle loro famiglie a causa dell’orientamento sessuale.

I volontari di Quore danno loro alloggio, offrono supporto psicologico e li aiutano nell’inserimento lavorativo -spiega Pecoraio- Per questo ho deciso di sostenere le attività con quanto guadagnato dalla vendita di questo prodotto. La mia filosofia è che il consumatore non deve comprare la bottiglia per fare beneficenza, ma perché è buona e bella; la beneficenza la fa l’azienda“.

bottiglie arcobaleno
I prodotti importati e commercializzati da Pecoraio sostengono le attività dell’Associazione Quore di Torino a favore di ragazzi e ragazze LGBTQ+

Le bottiglie arcobaleno sono prodotte in Spagna a marchio True Colors Cava. “Quando le ho scoperte, me ne sono innamorato: ho così deciso di importarle e commercializzarle in Italia, tramite due società da me fondate: la True Colors Italia e la BRC, che conta su una rete vendita di oltre venti agenti in tutto il Paese“, spiega Pecoraio.

True Colours Cava è più di un semplice Cava in una bottiglia festosa e colorata: è un delizioso spumante spagnolo che presenta una bolla di carattere e di personalità; è un prodotto che contribuisce a costruire un mondo migliore e più tollerante -è la descrizione del prodotto presente sul sito ufficiale di True Colors Italia- Brindiamo tutti insieme per una società distinta, ma inclusiva! Noi sappiamo da che parte stare: quella dei diritti e della libertà! “.

In circa un mese dall’avvio della commercializzazione, sono già un centinaio le enoteche e i bar in diverse regioni che propongono le bottiglie arcobaleno, oltre a una decina di società di distribuzione per la ristorazione che le hanno inserite a catalogo.

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Nei primi venti giorni di attività abbiamo già potuto devolvere l’equivalente di un mese di affitto di un alloggio per i ragazzi accolti da Quoreè soddisfatto PecoraioLo vedo come un buon inizio; ho tanti altri obiettivi di solidarietà da raggiungere in futuro“.

Per promuovere le bottiglie arcobaleno LGBTQ+ friendly, l’imprenditore carmagnolese ha anche preso contatto con alcuni Vip e influencer, tra cui il conduttore Nicola Savino, i fratelli Dean e Dan Caten di Dsquared, il rapper Sferaebasta ed Elettra Lamborghini. “Speriamo che questa visibilità ci permetta di dare ulteriore impulso al progetto“, sottolinea.

Ma perché la scelta di sostenere i diritti delle persone omosessuali, bisessuali, trans e queer? “Lo devo a mio fratello gemello Davide che, all’età di 17 anni, ha deciso di trasferirsi all’estero poiché, in quanto gay, non sopportava più la mentalità italiana -confida Dario Pecoraio- Lui aveva comunque la fortuna di essere accettato e amato dalla famiglia, ma non ce la faceva più a vivere a Carmagnola, dove all’epoca i ragazzi che avevano fatto coming out si potevano contare sulle dita di una mano. Da allora vive all’estero, ora è a Copenhagen, e non è più rientrato nel nostro Paese, tranne per qualche anno quando mi affiancò nell’apertura del Barcelona. Siamo ovviamente sempre molto legati e oggi, per fortuna, riusciamo a sentirci almeno un paio di volte al giorno. E mi sostiene molto in questa iniziativa“.

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