Il vice-presidente della Commissione ambiente della Regione Piemonte, Matteo Gagliasso, e il consigliere regionale Andrea Cerutti (Lega) hanno incontrato il sindaco di Carmagnola e dato il loro supporto contro l’ipotesi di costruire il deposito di scorie nucleari sul territorio.
Il sindaco di Carmagnola, Ivana Gaveglio, trova ulteriori “sponde” in Regione Piemonte per contrastare l’ipotesi di realizzare il deposito nazionale delle scorie nucleari sul territorio comunale.
Dopo la pubblicazione della mappa dei 67 siti tecnicamente idonei a ospitare il centro di stoccaggio dei rifiuti radioattivi italiani -che comprende un’area di circa 150 ettari a nord di Casanova, sul confine con Poirino– la Politica sta facendo quadrato per dire “no” alla realizzazione del progetto a Carmagnola.
Anche il vice-presidente della Commissione ambiente della Regione Piemonte, Matteo Gagliasso, e il consigliere regionale Andrea Cerutti (Lega) hanno dato il loro supporto alla battaglia di Ivana Gaveglio.
Scorie radioattive a Carmagnola, il sindaco Gaveglio: “daremo battaglia”
“Faremo tutto ciò che è nelle nostre forze per impedire che Carmagnola si trasformi in un deposito di scorie nucleari -sottolineano Cerutti e Gagliasso- Tale ipotesi allarma tutti. Legittima la preoccupazione di cittadini, imprenditori agricoli e amministratori locali per le conseguenze sociali ed ambientali che potrebbero derivare da una decisione simile”.
I consiglieri regionali leghisti concludono con l’auspicio che “prima di giungere ad un provvedimento finale, vi possa essere un reale coinvolgimento del territorio e dei suoi rappresentanti. Alla città deve essere concessa la possibilità di far valere le proprie ragioni”.
Carmagnola tra i possibili siti per il deposito nazionale di scorie nucleari
Gli esponenti del partito di Salvini, inoltre, hanno dichiarato che voteranno l’ordine del giorno presentato dall’ex sindaco di Villastellone, il consigliere Davide Nicco (FdI), in cui si chiede di mettere a disposizione dei Comuni l’Avvocatura e gli uffici regionali, per supportare gli Enti locali nel predisporre le contro-osservazioni alla proposta di Sogin.
Anche la Città metropolitana di Torino e diversi parlamentari eletti in Piemonte hanno criticato la scelta di inserire Carmagnola tra i siti candidati a ospitare il deposito nazionale delle scorie nucleari, con l’onorevole Montaruli che si è anche recata a Casanova per un sopralluogo.
Nucleare a Carmagnola? No, grazie. Le prime reazioni dal territorio.