All’Istituto Bobbio di Carignano, oltre alle lezioni, il periodo di lockdown ha visto la nascita anche di laboratori, approfondimenti, attività e …video-ricette online.
Accanto alle videolezioni, che ormai da tempo costituiscono la spina dorsale della didattica in questa fase di isolamento sociale, l’Istituto “Bobbio” di Carignano ha dato vita a iniziative nuove e coinvolgenti in queste settimane di lockdown.
Il progetto Covar Green Challenge, attraverso la didattica on-line, ha permesso per almeno metà classi dell’Istituto, un video-laboratorio per limitare l’uso di plastica, in una società che deve fare della tutela ambientale una decisa priorità.
Anche l’Università Normale di Pisa, con il progetto “La Normale va a scuola” offrirà a molte classi l’opportunità di assistere a conferenze in ambito scientifico e umanistico, tenute dai docenti del prestigioso ateneo.
Alcune attività che coinvolgono i ragazzi hanno continuato ad essere svolte: è il caso del giornalino d’istituto, che offre uno spazio significativo di comunicazione dagli studenti e per gli studenti, o dello sportello d’ascolto che da qualche settimana ha ripreso la sua attività, sempre in videoconferenza.
Ciliegina sulla torta, infine, sono le video ricette pubblicate dagli studenti dell’alberghiero, reperibili anche su Facebook alla pagina IIS Norberto Bobbio – Studenti che, dopo un aperitivo a base di stuzzichini e drink, vanno dalla pizza fritta ai cantucci toscani allebombette pugliesi, dalla torta alla ricotta in stile lucano agli arancini al ragù, senza trascurare una pasta fresca quale i ravioli di magro, prima di concedersi una “scappata” all’estero per una Tarte Tatin o una crema catalana.
“L’incertezza che regna intorno alla scuola, il susseguirsi di notizie e di disposizioni ministeriali, di integrazioni, di attese e di speranze testimonia come la scuola costituisca un nodo centrale della struttura della società e della vita delle famiglie –commentano dal Bobbio di Carignano– A testimoniare ciò non è solo la pronta disponibilità che il Ministero della pubblica istruzione ha dato per risolvere le difficoltà tecniche, invitando le scuole a censire i fabbisogni e a fornire laddove necessario i computer a chi ne aveva necessità, ma soprattutto la risposta che docenti e allievi hanno offerto organizzando un sistema di attività che dimostra, non completamente ma significativamente, la vitalità che anima da sempre le istituzioni scolastiche“.
Ma non solo questo: le scuole si stanno confermando come propulsori di valori e contenuti culturali spesso unici per i ragazzi, soprattutto per quelli delle superiori, quando cioè allo studio si associa spesso la volontà di approfondimento, la necessità di confrontarsi con il mondo e di esprimere le proprie idee, le proprie esperienze e la propria fantasia.
“Noi restiamo a tutti a casa, ma quando torneremo alla scuola in presenza sarà utile ricordarsi di questa vitalità e della ricchezza umana e culturale, talvolta data per scontata, talvolta sottovalutata, ma necessaria non tanto a salvarsi, quanto a vivere bene“.