“Cambiano come Montmartre” con la rassegna Araba Fenice

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La manifestazione artistica “L’Araba Fenice: Riuso funzionale, Riciclo artistico” è di nuovo protagonista a Cambiano, a cura di Valeria Torazza – Associazione Peppino Impastato. Visita gratuita nei weekend fino al 13 ottobre.

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Un’opera di Gianni Gianasso dal titolo “Magical Moments”, realizzata su cartello stradale metallico. Dal ciclo “La Sognaletica” 2017.

Inaugura oggi pomeriggio alle 16 a Cambiano, con vernissage itinerante a partire dalla chiesetta dello Spirito Santo, la XXXII edizione della manifestazione artistica “Cambiano come Montmartre”, che anche quest’anno vede ospite la mostra “L’Araba Fenice: Riuso funzionale, Riciclo artistico” a cura di Valeria Torazza dell’Associazione culturale Peppino Impastato di Carmagnola.

La mostra è ospitata nella sala consiliare del municipio di Cambiano, in piazza Vittorio Veneto, visitabile gratuitamente dal 14 settembre al 13 ottobre 2019 il venerdì, sabato e domenica pomeriggio dalle 15:30 alle 18.

Questi gli artisti e creativi partecipanti: Giulio Agostino, Maria Cristina Busnelli, Manuela Cavallo, Gabriella Chiminello, Roberto De Fanti, Daniela Evangelisti, Margherita Fantini, Caterina Fiore, Gianni Gianasso, Graziana Giunta, Giancarlo Laurenti, Angelo Lussiana, Giusi Maglione, MuSE, Maurizio Rivetti, Marco Roascio, Adriano Rosso, Marilde Saliani, Daniela Santucci, Claudia Scalera, Alice Silvestro, Anna Torazza.

“La mostra, quest’anno all’ottava edizione, rientra in un più ampio progetto di sensibilizzazione sul tema della sostenibilità ambientalespiega la curatrice, Valeria Torazza– Partendo dalla prospettiva di far crescere la consapevolezza sui problemi ambientali, in particolare connessi all’impatto dei rifiuti, l’esposizione richiama artisti che lavorano con materiali di scarto, materiali poveri e recuperati, creazioni ed oggetti del passato e abbandonati. Le loro opere hanno un impatto immediato sui visitatori; raccontano di sprechi e dell’incuria dell’uomo attraverso creazioni espressive dell’ingegno umano e della continua e vitale ricerca della bellezza. Il tema dell’albero si sviluppa attraverso l’utilizzo dei materiali: cortecce, tronchi levigati dall’acqua e dal sole, fibre naturali che hanno contraddistinto le culture e la vita sociale. L’albero sarà anche rappresentazione simbolica di vita e di rinascita, elemento distintivo del territorio e della sua storia che, in alcuni ambiti, ha ceduto il posto a nuovi elementi antropici“.

L’Araba Fenice a Cambiano, abbracciando i principi della Convenzione di Faro, traduce concretamente la partecipazione alla vita culturale per creare un senso di comunità, chiedendo ai cittadini di partecipare attivamente candidando le proprie opere, create con il riciclo e riuso, all’esposizione accanto agli artisti.
E’ realizzata dall’Associazione culturale Peppino Impastato con la Pro Loco di Cambiano; il patrocinio di Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, MAB Unesco Collina Po, Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Liceo artistico statale Renato Cottini di Torino, insieme a Turismo Torino e Provincia, Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino; Consorzio Chierese per i Servizi, Circolo Fotografico Autofocus Cambiano, Legambiente Circolo Il Platano, Ciò che Vale e Associazione culturale DAI! (che ha curato anche la progettazione grafica e il percorso di accompagnamento alla visita della mostra).

In parallelo, la chiesetta dello Spirito Santo, nell’omonima piazza di Cambiano, ospita invece la mostra “Nel vento, tra i rami, ascolterò il tuo canto”, a cura di Silvana Nota e con allestimento di Daniela Gioda, che presenta i seguenti artisti: Izabél Alcolea, Rosanna Bonavia, Tegi Canfari, Giustino Caposciutti, Lidia Delloste, Marta Distefano, Laura Frus, Mario Giammarinaro, Mery Rigo e Valeria Scuteri. Ingresso libero; Orari di apertura, fino al 29 settembre: venerdì, sabato e domenica dalle 15:30 alle 18.

L’evento espositivo, composto dalle due mostre in dialogo, ha l’obiettivo di promuovere la diffusione e la sensibilizzazione al problema ambientale e alle pratiche di etica collettiva e individuale –commenta l’assessore alle manifestazioni, Daniela Miron– Diverse e complementari, le due mostre intendono trasmettere il valore e il significato delle possibilità di sviluppo che possono scaturire dal fare sinergia in un’ottica di reciproco arricchimento e apertura di pensiero. Entrambe strutturate su premesse culturali articolate e multiformi, esprimono nel loro insieme una possibilità di accesso alla tematica da un’ottica diversa“.