Dal 1 al 15 giugno l’autore villastellonese espone in Santa Croce le sue fotografie dedicate alla città brasiliana di Rio de Janeiro.
Fa tappa a Villastellone, da sabato 1 a sabato 15 giugno nella chiesa di Santa Croce, la mostra “Código. Rio de Janeiro. Fotografia contemporanea popolare” del villastellonese Roberto Tarallo Giovando, regista, fotografo e artista.
«Codici per leggere e interpretare Rio de Janeiro, non una città qualunque ma la “cidade maravilhosa”, che si spalanca davanti agli spettatori in tutta la sua vivida bellezza –spiegano i promotori dell’esposizione– L’energia, i colori, i sorrisi e gli occhi dei carioca ci vengono incontro, con tutta la loro contagiosa vitalità, in un mostra emotiva e accogliente, che propone in stampe di grande formato una selezione degli scatti che compongono il caleidoscopico e omonimo progetto, frutto dei quattro viaggi compiuti dall’autore a Rio dal 2008 al 2016».
Il progetto fotografico si è anche concretizzato nell’omonima pubblicazione, a cura di Prinp Editoria d’Arte.
Spiega l’autore, Roberto Tarallo Giovando: «Punto di partenza sono state l’ossessione di raccontare con un progetto artistico il codice eccitante di Rio, il codice meticcio della Città Meravigliosa; la costante insaziabile ossessione di realizzare con istinto l’immagine perfetta, semplice, poetica, curiosa».
Lo sviluppo di questa idea ha avuto come esito finale un volume che contiene elementi sociologici, politici, a carattere sperimentale: immagini, testi e autorevoli contributi per raccontare Rio, trasmettere e condividerne la bellezza assorbita durante i viaggi in Brasile e di diffonderne il modello, il codice, la mappa umana.
L’autore è nato a Villastellone nel 1959. Regista, fotografo e artista, dal 2008 vive e lavora tra Torino, Villastellone, Cintano Canavese e Rio. “Código Rio de Janeiro” è il suo ultimo progetto nonché primo tassello di “Código Brasil” attualmente in lavorazione. Tra gli altri progetti in cantiere vi sono il documentario “Giacomo Avataneo. Operaio, ciclista, poeta”, il lungometraggio “1959. Il carattere immaturo del cittadino” e l’opera biografica su Antonio e Pupi Avati “Raccontare con il Cinema cinquant’anni di Storia”. Un suo documentario sarà anche ospite al 22esimo Festival CinemAmbiente di Torino (31 maggio – 5 giugno), nella rassegna Panorama Internazionale.
La mostra a Villastellone è realizzata con il patrocinio del Comune, in collaborazione con il Centro studi Santa Croce diretto da Giancarlo Quaglia e con l’Associazione culturale MonVisioni.
Orari di apertura: la domenica e il lunedì 10,30-12,30; quindi16,30-19,30 da martedì a sabato. Inaugurazione sabato 1 giugno alle ore 17. Ingresso libero.
Per ulteriori informazioni chiamare i numeri 349-6655005 o 339-5621645.