Le maschere di 40 Comuni piemontesi -tra cui Carmagnola, Cambiano, La Loggia, Piobesi Torinese, Poirino, Santena, Villastellone e Vinovo- sono state ricevute a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale del Piemonte.

Clima di festa e atmosfera d’altri tempi, nell’atrio delle carrozze di Palazzo Lascaris a Torino, dove le maschere tradizionali di una quarantina di Comuni piemontesi si sono date appuntamento per essere ricevute dal presidente del Consiglio regionale Davide Nicco e prendere parte all’evento “Maschere a Palazzo”.
Tra nobili e popolani, principi azzimati, dame imparruccate e artigiani con i propri strumenti di lavoro, le maschere e i loro accompagnatori hanno avuto l’opportunità di visitare le sale auliche al piano nobile –la sala dell’Ufficio di presidenza e l’ufficio del presidente, la sala delle gesta di Sansone e quella delle Allegorie– oltre alla mostra “Orizzonte bianco”, allestita al piano terra.

Tanti i rappresentanti del Carmagnolese, a partire dalle due maschere di Carmagnola, Re Peperone e la Bela Povronera (Lorenzo Piana e Karin Borga), accompagnate a Torino dal presidente della Pro Loco, Riccardo Bergia, e dall’assessore comunale Massimiliano Pampaloni.
Al loro fianco anche Monsù Sparo e Madama Tomatica di Cambiano, la Bela Cossotera e il Cossote di La Loggia, le Casulette di Piobesi Torinese, Pero Barba e Magna Danda di Poirino, la Bela Sparsera e so’ Ciatarin di Santena, Martin Pescatore e la Bella Ranera di Villastellone, la Bela Polajera e il Cucaeuv di Vinovo.
«In un mondo sempre più globalizzato, il Carnevale diventa occasione per far festa, ma anche per stare insieme e socializzare -ha sottolineato Nicco accogliendole, alla presenza anche delle consigliere Marina Bordese e Gianna Pentenero- Le maschere, poi, rappresentano una baluardo per valorizzare e tramandare storia e tradizioni di ogni singolo territorio».