Il Centro Cicogne e Anatidi di Racconigi ha partecipato al censimento nazionale delle gru, coordinato da Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale): a seguito dei botti di capodanno sono rimasti solo 31 esemplari, sui 250 solitamente presenti nell’area.
Nei giorni scorsi il Centro Cicogne e Anatidi di Racconigi ha partecipato al censimento nazionale delle gru, coordinato da ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale).
L’indagine ha rivelato che lo stormo di 250 individui, che ormai era solito utilizzare la zona umida di Racconigi come dormitorio, si è allontanato in seguito all’inquinamento acustico provocato dall’esplosione dei botti di capodanno. Da inizio gennaio sono solo 31 gli esemplari che stanno frequentando l’area.
Allargando la ricerca a livello regionale, il censimento ha svelato risultati più positivi: è stata confermata la presenza di 750 esemplari a Crescentino e altri 3535 tra i fiumi Sesia e Po.
Con un totale 4285 gru, il Piemonte conferma una crescita record di questi meravigliosi esemplari che si riproducono nell’Europa centrale, settentrionale e orientale, fino all’Asia, e poi utilizzano l’Italia come ponte per andare a svernare nel Mediterraneo e Nord Africa.