A Santena una serie di iniziative dedicate all’invecchiamento attivo

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Il Comune di Santena propone una serie di incontri sull’invecchiamento attivo, per affrontare le sfide della terza età.

La diversità è una risorsa preziosa: il comune di Santena si impegna a valorizzarla ogni giorno

A Santena sono in corso una serie di iniziative dedicate all’invecchiamento attivo, un tema fondamentale per affrontare con serenità e consapevolezza le sfide della terza età.

L’attenzione rivolta alle diverse disabilità e fragilità è iniziata tre anni fa, grazie alla collaborazione con il tessuto sociale del territorio, coinvolgendo realtà come l’associazione Vivere, le scuole, V.I.T.A. e molte altre” ricorda Alessia Perrone, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Santena.

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Il prossimo appuntamento è in programma il 29 gennaio con l’incontro “Invecchiare non significa essere ammalati“, a cura di Maria Rosaria Rosellini, medico di medicina generale.

Nel mese di febbraio gli appuntamenti previsti sono tre: il primo sarà il 12 febbraio, con “L’importanza di un’alimentazione sana ed equilibrata“, a cura di Anna Varetto, biologa nutrizionista; segue l’incontro “Verso l’8 marzo: consigli alle donne per prendersi cura di sé“, a cura di Irma Maniaci, ostetrica che si terrà il 20 febbraio; il ciclo di incontri si conclude poi il 27 febbraio, con “Pronti a ripartire per nuovi obiettivi“, una tavola rotonda con esperti e volontarie dell’associazione V.I.T.A., per un bilancio e nuovi progetti.

L’assessore conclude spiegando: “Lo scorso anno ci siamo concentrati sull’Alzheimer, una delle patologie più diffuse, mentre quest’anno abbiamo affrontato il Parkinson, il secondo morbo più comune nella nostra società. Un risultato importante è stata la volontà espressa da cittadini e famiglie di creare un gruppo di incontro dedicato al Parkinson, un punto di riferimento per confrontarsi e sostenersi a vicenda. Il nostro obiettivo resta quello di dimostrare che l’invecchiamento non ci rende “disabili sociali” ma può aprire a nuove opportunità, favorendo un’integrazione sempre maggiore”.

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