Poirino, il nuovo Consiglio conferma la bocciatura al maxi allevamento al Ternavasso

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Il Consiglio Comunale di Poirino, in ottemperanza all’ordinanza del TAR Piemonte, ha confermato di rigettare l’istanza di un nuovo allevamento di suini in Cascina Bonavalle, presentata dall’azienda agricola Marchisone.

allevamento suini Poirino
Il Consiglio si è espresso a seguito dell’ordinanza del TAR Piemonte (foto di SlavkoSereda tramite Canva.com)

La realizzazione di un allevamento di suini in Cascina Bonavalle è nuovamente al centro dell’attenzione del Consiglio Comunale di Poirino: il neo eletto Consiglio ha infatti confermato di rigettare l’istanza di costruzione del nuovo allevamento da parte dell’azienda agricola Angelo Marchisone.

Tra le motivazioni della bocciatura vi sono criticità sotto il profilo ambientale, paesaggistico e sanitario.

Il nuovo allevamento arreca pregiudizi alla zona, definita di notevole interesse
storico, turistico e paesaggistico in quanto, a poche decine di metri vi sono rispettivamente il Castello e il lago della borgata Ternavasso, oltre alla dimora e alla tomba di famiglia del primo Generale dell’Arma dei Carabinieri Reali, Thaon di Revel, beni che devono essere necessariamente tutelati, valorizzati e salvaguardati -si legge nel testo della delibera del Consiglio- il nuovo insediamento suinicolo impatterebbe negativamente sulla clientela delle circostanti attività economiche, meritevoli di tutela da parte dell’Amministrazione Comunale”.

Anche il rischio di un aumento del traffico e di odori nelle vicinanze tra i motivi che hanno portato il nuovo Consiglio a confermare il rigetto del nuovo progetto di allevamento di suini a Poirino.

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Il Consiglio di Poirino ha dovuto tornare sulla questione per ordinanza del TAR Piemonte, a cui aveva fatto ricorso Angelo Marchisone per richiedere l’annullamento della delibera di bocciatura di novembre dello scorso anno.

Il Consiglio di Poirino aveva fatto ricorso impugnando l’ordinanza davanti al Consiglio di Stato, che però lo ha respinto, ed ha quindi costretto il Consiglio ad adeguarsi all’ordinanza. Ora si attende il giudizio di merito da parte del TAR che si terrà il prossimo 17 dicembre.

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