Si è conclusa in modo molto positivo l’esperienza de “Il Carmagnolese” a Sanremo 2024, dove il direttore Francesco Rasero ha anche fatto parte della Giuria Stampa del Festival.
Bilancio più che positivo per la partecipazione de “Il Carmagnolese” al Festival di Sanremo 2024 -edizione vinta da Angelina Mango e ultima condotta da Amadeus- con il direttore Francesco Rasero che ha anche fatto parte della Giuria Stampa e che ora racconta come ha vissuto la settimana in cui la Musica va al centro delle notizie di tutta Italia.
Partiamo dall’inizio: quando siete arrivati a Sanremo e quali sono stati i primi impegni nell’ambito del Festival?
Eravamo nella Città dei Fiori fin dal lunedì, il giorno precedente l’avvio della kermesse, per assistere alla conferenza stampa di apertura, nel corso della quale sono stati presentati tutti i dettagli di questa edizione, compresi i meccanismi di voto, che alla fine si sono rivelati fondamentali.
Il lunedì è anche il giorno delle prove generali…
È stata un’emozione potervi assistere, in un teatro Ariston già praticamente pronto al 99% per il grande show. Si tratta, infatti, non solo della prova per i cantanti, ma anche per la regia tv e per tutta l’organizzazione. Il risultato, quindi, è una copia pressoché identica di quanto si vedrà su Raiuno la sera successiva, tranne alcuni piccoli particolari, ad esempio l’Orchestra che suona in ambiti normali.
In quel momento vi siete fatti già un’idea di che tipo di Festival sarebbe potuto essere?
Abbiamo capito che sarebbe stato imprevedibile e combattuto, con Angelina che da subito ha dimostrato di avere sia una bella canzone che una grande personalità sul palco. Però le emozioni, e le sorprese, non sono mancate anche nei giorni successivi.
Come si svolgeva la giornata-tipo di un giornalista al Festival di Sanremo?
Fin dal mattino si susseguivano le conferenze stampa: oltre a quella di Amadeus e dei vertici RAI, in genere in programma a mezzogiorno, abbiamo incontrato dal vivo pressoché tutti i cantanti, in genere molto disponibili a rispondere alle domande, nonostante i tempi spesso contingentati. Poi c’era un po’ di pausa verso le 18, per prepararsi alla lunga serata, che vivevamo tutti insieme in Sala stampa, fino alle prime ore del mattino. Quindi qualche ora di sonno, sveglia alle 7:30 e di nuovo si ripartiva.
In tutto questo, non sono mancate anche le collaborazioni con altre testate…
Da un certo punto di vista quelle erano il fulcro della nostra presenza al Festival di Sanremo, a parte rappresentare il territorio carmagnolese in Giuria. Con le nostre radio partner, Vida Network e TRS, abbiamo fatto dirette dalle loro postazioni e registrato commenti al termine delle conferenze stampa, ma anche i video delle risposte dei cantanti, andando quindi ad aggiungere contenuti giornalistici originali alle loro programmazioni, anche sui social. Abbiamo collaborato con il magazine ambientale ehabitat.it nell’intervistare due cantanti, Ghali e Dargen D’Amico, sulle tematiche della sostenibilità e del clima e siamo anche stati invitati su Telecupole, per raccontare alcuni aspetti della “vita di Sala stampa”.
A proposito della Sala stampa, che clima c’era?
Inizialmente era più compassato, anche perché la prima serata il voto era tutto responsabilità della nostra Giuria. Poi si è sempre più scatenato, fino ad arrivare ai balli e ai trenini tipo Capodanno nella serata delle cover quando hanno cantato i Ricchi e Poveri. E, pochi minuti dopo, la commozione per l’omaggio a papà Mango da parte della figlia. Ovviamente non sono mancati i momenti di confronto e, a volte, anche di discussione sulle diverse canzoni in gara.
E per quanto riguarda la Giuria? Come è stato votare a Sanremo 2024?
Molto interessante, anche perché sentivamo di avere la “responsabilità” non solo di valutare canzoni e artisti in base al nostro gusto personale, ma sapevamo di essere lì a dover scegliere chi premiare al Festival rappresentando anche tutti i nostri lettori.
E per chi ha votato?
Il voto deve restare ovviamente segreto, ma posso dire che nella Top Five della prima serata, quella completamente basata sui voti della Stampa, c’erano quattro artisti su cinque a cui anche io avevo assegnato voti molto alti.
E che voto assegnerebbe al carmagnolese Alberto Cipolla, direttore d’orchestra di BigMama ed Emma durante questo Festival?
Sicuramente un 10 pieno, meritatissimo, sia per il traguardo che ha (nuovamente) raggiunto andando sul palco dell’Ariston per il secondo anno consecutivo e terzo in carriera, sia per la grande disponibilità e simpatia con cui ha raccontato al nostro giornale i dettagli di Sanremo 2024 visto da “dietro le quinte”… nonostante gli impegni, in quella settimana, non gli mancassero di certo!
Eleonora Anello
Il Maestro Cipolla racconta il Festival di Sanremo vissuto “in prima fila”