Scambio di accuse reciproche tra centrodestra e centrosinistra in merito al nuovo polo logistico Conad di Carmagnola, che ha intanto incassato il “via libera” del Consiglio comunale alla variante di Piano regolatore.
Il Consiglio comunale di Carmagnola -a maggioranza- ha dato il “via libera” al nuovo polo logistico della Conad, che sorgerà nell’area industriale di Santa Rita, a pochi metri da quello Lidl inaugurato a settembre 2021.
Il dibattito non ha però mancato di suscitare -ancora una volta- polemiche e accuse reciproche tra centrodestra e centrosinistra in merito alla scelta stessa e alla visione di sviluppo e futuro della città.
«Lo sviluppo a Carmagnola va avanti: un’altra nota società della grande distribuzione organizzata aprirà a breve un punto logistico che prevede, a regime, più di 250 nuovi posti di lavoro -è il commento del vicesindaco Alessandro Cammarata, che lancia poi una stoccata al PD- E la sinistra cosa fa? Vota contro! Ormai è un dato di fatto che le tematiche relative alla difesa del lavoro, alla creazione di nuovi posti, ai diritti sociali, sono importanti solo per noi di destra. La nuova sinistra è occupata in altre tematiche».
Non si è fatta attendere la risposta da parte dei consiglieri di centrosinistra, che in Consiglio si sono espressi a sfavore della variante al Piano regolatore che permetterà l’insediamento della logistica Conad: «Sulla costruzione dei poli logistici a Carmagnola, l’Amministrazione ci accusa di non avere a cuore i posti di lavoro e che “pensiamo ad altro”. Salute pubblica, traffico insostenibile, pessima qualità dell’aria, tangenziale ancora ferma alle premesse, consumo di suolo, ambiente e futuro dei nostri figli. Questi gli altri temi di cui ci occupiamo da sempre. Lavoro di qualità, stabile, non precario e sicuro. Questi i temi del lavoro per cui lottiamo».
Gli esponenti di PD e Carmagnola Civica in Consiglio ribaltano quindi le parole di Cammarata: «Mentre la destra è occupata a creare precarietà e cementificare suoli agricoli, insultando gli avversari alla prima critica, noi chiediamo uno sviluppo sostenibile e rispettoso anche del futuro dei nostri figli. Per questo ci opponiamo al progetto di far diventare Carmagnola “la città della logistica”».
